Uno studio britannico: l’apprendimento della filosofia da bambini migliora la vita
Un noto detto goliardico recita «la filosofia è quella cosa con la quale o senza la quale tutto rimane tale quale». Quanti di voi non l’hanno mai sentito, magari accompagnato da un sorriso beffardo? D’altronde, in un’epoca in cui le discipline umanistiche rasentano il collasso e il cui unico credo dominante di stampo materialistico sembra aver condannato le “inutili” scienze umane all’oblio, dubito che la scherzosa frase, anche se del tutto infondata, riesca a suscitare un altro tipo di reazione.
Ma, al di là delle battute, chi di voi si è mai chiesto a cosa serva realmente lo studio della filosofia nelle scuole? Perché si dovrebbero ancora studiare idee, pensieri e opere di personaggi che hanno detto tutto e il contrario di tutto? La risposta a questi due quesiti, tralasciando qualunque tipo di argomentazione etica, morale e accademica (per le quali invitiamo i lettori a informarsi in altre sedi), arriva forse dalla Gran Bretagna, dove un progetto sperimentale, denominato “Filosofia per bambini”, ha dimostrato che i bambini che studiano la filosofia migliorano in modo significativo l’apprendimento della matematica, della lettura e la competenza linguistica. Insomma, la filosofia migliora la qualità della vita stessa.
I risultati del progetto sono stati sorprendenti e hanno addirittura superato le aspettative, soprattutto per i bambini provenienti da famiglie meno abbienti e con minore istruzione, i quali hanno evidenziato un miglioramento notevole nell’apprendimento anche di altre discipline, specie in matematica, che avrebbe richiesto addirittura tre mesi di lavoro in più in classe.
In seguito a tali incredibili risultati positivi, la Education Endowment Foundation ha deciso di continuare la sperimentazione aumentando i finanziamenti – in controtendenza rispetto a ciò che sta avvenendo nel nostro Paese – e il numero delle scuole coinvolte: per insegnare filosofia alle elementari ha stanziato un milione di sterline per 200 scuole e 9mila allievi di 9 e 10 anni.
Il progetto prevede una serie di incontri in classe organizzati dalla Society for the Advancement of Philosophical Enquiry and Reflection in Education, attraverso i quali i docenti promuovono dibattiti su temi come la verità, la conoscenza, il giusto comportamento, incentivando gli allievi a confrontarsi, a ragionare, a riflettere sul presente e a porsi interrogativi che diano un senso alle proprie idee e azioni.
Detto ciò e tornando ai due quesiti di partenza, possiamo concludere che la filosofia migliora la vita, forse non riuscirà mai a fornirci tutte le risposte, ma di certo ci aiuterà nella ricerca delle giuste domande.
Redazione
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