Toccate la Statua dell’Anonimo, diventerete scrittori
Gli aspiranti scrittori saranno deliziati dalla leggenda che circonda una statua sita nel cuore di Budapest.
Nel parco vicino alla celebre Piazza degli Eroi − che ospita il Monumeno del Millenario eretto in onore degli eroi che si sono battuti per l’indipendenza dell’Ungheria − si trova la Statua dell’Anonimo, che racchiude un’affascinante storia.
Anonimus, conosciuto così allora come oggi, fu notaio e cronista di un Re ungherese, probabilmente Béla III (1148-1196), e racchiuse tutto il suo sapere nell’opera Gesta Hungarorum.
“P dictus magister ac quondam bone memorie gloriosissimi Bele regis Hungarie notarius”. Così Anonimus descrive se stesso introducendo le Gesta. E da questa frase si suppone che il suo nome inizi per P e che rese i suoi servigi al regno di Béla, ma quale Béla? Probabilmente il terzo che ne portò il nome, sovrano dell’Ungheria che salì al trono per merito dei bizantini, ambiziosi di unire i due regni. Da parte sua Béla fu molto attivo nella diffusione della cultura nella sua corte.
Quasi nulla si sa dello scrivano, e quel poco che ci è dato sapere deriva dalla frase di apertura all’opera e si cela dietro iniziali e diciture, che non hanno reso semplice il lavoro degli studiosi. Ma attribuzioni e supposizioni contribuiscono a rendere fascino alla figura dell’Anonimo, rappresentato nella statua di Budapest dall’artista Miklós Ligeti (1871-1944) eretta nel 1903. Ligeti è stato ambizioso a voler dare un corpo a un personaggio di cui nessuno sapeva nulla, neanche il nome, ma la soluzione è stata semplice: raffigurarlo a volto chino e coperto, in posa contemplativa con matita nella mano destra e un codice aperto nella sinistra. Con questi pochi accorgimenti, Ligeti realizza esattamente tutto ciò che si sa dell’Anonimo.
Con il tempo, come accade spesso, leggende e gesti scaramantici prendono piede nel folklore di una regione; così, tra i misteri e l’anonimato vi è una diceria che circonda la Statua di Budapest: non si sa bene come, l’Anonimo è diventato un punto di riferimento per ogni scrittore che ambisca a vivere della propria penna, e chiunque con questo desiderio tocchi la punta della matita impugnata dall’Anonimo, in futuro diverrà uno scrittore affermato.
Federica Colantoni
Federica Colantoni nasce a Milano nel 1989. Laureata in Sociologia all’Università Cattolica nel 2013, pochi mesi dopo inizia il percorso di formazione in ambito editoriale frequentando due corsi di editing. Da dicembre 2014 collabora con la rivista online Cultora della quale diventa caporedattrice. Parallelamente pubblica un articolo per il quotidiano online 2duerighe e due recensioni per la rivista bimestrale di cultura e costume La stanza di Virginia.