Shamal”: come Gong ha compiuto un nuovo viaggio nel misticismo orientale
Shamal” dei Gong è stato un LP di transizione che ha fatto da ponte tra il manager del visionario australiano David Allen e il miracoloso talento di Pierre Moren.
1° dicembre 2022.
Pubblicato nel 1976, Gong Shamal è stato l’album di transizione della band, che ha colmato il divario tra il manager del genio visionario australiano David Allen e il più pragmatico ma miracolosamente talentuoso francese Pierre Maureen.
Negli ultimi due anni, i membri della band sono andati e venuti dal Planet Gong. L’ultima uscita dell’eccellente trilogia Radionome, You, è stata pubblicata nell’ottobre 1974. Poco dopo, il percussionista Moerlan se ne andò, il mago del songwriting Tim Blake lasciò la moglie maga Allen e Gili Smith lasciò i Corkeseka; mentre Moerlan fu tentato di tornare, il chitarrista Steve Hillage abbandonò la nave per perseguire la propria carriera solista in abbandonò la nave e portò con sé la compositrice e cantante Miquette Giraudy.
Ascolta Shamal su Apple Music e Spotify.
Registrato nel dicembre 1975 in vari studi londinesi con Nick Mason, batterista dei Pink Floyd, al timone della produzione. / Ibrido di jazz fusion gravido di esotismo orientale. Il Prog delicato e aereo di “Wingful of Eyes”, una delle poche tracce audio dell’album, dimostra che il bassista Mike Howlett è un cantante efficace, se non strano, in assenza di Daevid Allen. La canzone contribuisce anche a stabilire una tendenza al viaggio in tutto il mondo, poiché il flauto di Didier Malherbe permea il Medio Oriente.
‘Bambaji’ si apre con flauto giapponese, percussioni orientali e un canto orientale, prima di attraversare l’Epiro come un musicista filiforme, dirigersi verso est e unirsi a danzatori andini sotto la guida del flauto. ‘Cat in Clarks Shoes’ è un affare altrettanto multinazionale. Il sassofono di Malherbe, nato come rocker progressivo influenzato dal jazz, aggiunge un tocco ebraico prima che il violista Jorge Pinchevsky lo induca nel tango argentino. Con le percussioni “mandrake” e un gruppo basato sul groove alla Herbie Hancock, gli ultimi due pezzi stabiliscono la reputazione del gruppo principalmente come prog rock/jazz fusion.
Dopo l’uscita dell’album, i Gong hanno riorganizzato nuovamente i membri, con PierreMoerlen che ha tentato di rimodellarli come figura strumentale jazz-fusion. Un nuovo capitolo di Gong Legend era pronto per iniziare …
1 commento
6 Dic 2017, 3:14 pm
L’album è fantastico, Offbeat è un ottimo modo per descrivere la voce di Howlett. Non è molto diversa dalla voce di David. Spero però che abbiano trovato qualcuno di meglio. Gli strumenti brillano incredibilmente in tutto l’album. In modo utile, non si distinguevano molto dagli strumenti. Comunque, ormai è fatta, non posso cambiarla, Howlett è un eccellente bassista, mi chiedo se avrebbero potuto mettere qualcun altro alla voce o se se ne è parlato molto. Sarei interessato a sapere se qualcuno ha iniziato la produzione. Salute.