Diggin ‘My Potatoes’: Heinz “: l’ultima delle varietà protette Joe Meek Heinz.
Nel marzo del 1965, l’ex membro dei Tornadoes lasciò una canzone di Brawny in grande stile nella lista dei bestseller.
Nella storia delle classifiche pop, il nome di Heinz è strettamente associato a quello di uno degli artisti che hanno beneficiato delle eccezionali capacità della defunta star Joe Meek. Il leggendario scultore del suono britannico ha fatto la sua magia su Heinz come membro di Solo e Tornado.
Nato Heinz Schwarz, il cantante e bassista tedesco era molto conosciuto e, insieme al suo cognome Bert, non era un grande cantante. In realtà, il suo primo successo è stato quello di membro dei Tornados, un gruppo orchestrale britannico reso famoso dal suo successo “Telstar”.
Tuttavia, era risaputo che Meek fosse innamorato di un giovane e che avesse visto l’opportunità di creare una star solista, soprattutto dopo che Heinz aveva smesso di acconciarsi su consiglio di un produttore. Meek creò una società per promuovere aspiranti star soliste e si dice che abbia investito 10.000 sterline nella campagna, ma la sua prima pubblicazione e il tour con Gene Vincent e Jerry Lee Lewis non ebbero altrettanto successo.
Heinz, secondo molti, non aveva la fama o il carisma di un frontman di primo piano. Si dice che il suo primo singolo da solista, “Dreams Do Come Ture”, abbia venduto solo 400 copie. Tuttavia, grazie a una canzone scritta dal frequente collaboratore di Meek, Geoff Goddard, nell’estate del 1963, il ventunenne divenne una vera e propria star, almeno per un po’; il suo tributo a Cochran, morto nel 1960, raggiunse il quarto posto nel Regno Unito.
Purtroppo, Meek non è riuscito a trovare una continuazione che mantenesse davvero la sua dinamica. The Country Boy arrivò al numero 26 durante la settimana di Natale di quell’anno. Alla stessa vetta arriva ‘You Were There’ tre mesi dopo; nell’ottobre 1964, ‘The Question You Can’t Ask’ arriva al numero 39, ponendo fine alla carriera di Heinz.
Nella classifica del 18 marzo 1965, Heinz compare nel countdown della scorsa settimana, con una versione apparentemente non-blues di “Diggin’ My Potatoes” di Big Bill Broonzy, con la debolezza della sua voce mascherata il più possibile dall’effetto caratteristico del No di Meek. Grafico inserito a 49.
Chiamare la composizione della pagina del Re di Jimmy
Precedentemente adattata da Lonnie Donegan per il pubblico britannico, meritava maggiore attenzione perché includeva il contributo chitarristico di un giovane e ricercato session player di nome Jimmy Page. Page, che all’epoca eccelleva in studio, registrò il suo pezzo lo stesso giorno in cui suonò in Can Can You HeartB degli Herman’s Hermit.