Quentin Tarantino porterà sul grande schermo i delitti di Charles Manson
Sembra che Hollywood sia in fermento per uno dei progetti cinematografici più interessanti dei prossimi anni. L’obiettivo? Portare sul grande schermo uno dei periodi più cruenti e sanguinosi della storia americana: la storia degli omicidi della Famiglia Manson, la setta guidata da Charles Manson, nota soprattutto per l’omicidio, nel 1969, di Sharon Tate, moglie del regista polacco Roman Polanski.
A divulgare la notizia è stata “Hollywood Reporter”, una delle più affidabili riviste al mondo per quanto riguarda le questioni di cinema. E a dirigere la macchina da presa sarà nientemeno che Quentin Tarantino che questa volta, lontano dalle atmosfere western dei suoi ultimi due film, si appresta a portare in scena Charles Manson e le sue efferate gesta, a cinquant’anni di distanza dall’omicidio di Sharon Tate.
Se tutto procederà senza ripensamenti, potrebbe trattarsi di un film da grandi occasioni per qualsiasi appassionato di cinema e cultura americana: uno dei registi più influenti e importanti degli ultimi vent’anni alle prese con un personaggio che ha segnato la Storia recente degli Stati Uniti.
Anche il cast sembra essere altrettanto interessante. Si parla di Brad Pitt che con Tarantino ha già lavorato in Bastardi senza gloria, e di Jennifer Lawrence, che a lungo era stata presa in considerazione per la parte di Daisy Domergue nell’ultimo The Hateful Eight. Inoltre, non mancherà il fedele Samuel L. Jackson, mentre Margot Robbie pare sia la favorita per la parte di Sharon Tate.
Redazione
Cultora è un magazine online dedicato al mondo della cultura in generale. Uno spazio nuovo e dinamico all’interno del quale è possibile trovare notizie sempre aggiornate su libri e letteratura, musica, cinema, media e nuove tecnologie. Sono inoltre parte integrante del portale numerosi spazi dedicati a blog curati da giornalisti, addetti ai lavori, opinion leader che offrono le loro personali opinioni e esaustivi approfondimenti riguardo i temi più caldi del mondo della cultura.