Quali sono i quadri più costosi venduti nel 2015? [Foto]
Da sempre l’arte è affare dei ricchi. Non si è benestanti se non si ostenta il gusto per l’estetica e non si spendono tanti, ma tanti soldi per circondarsi da opere di vario genere, vissute o contemporanee. Come si legge nella sezione economica del Corriere della Sera “ nel 2014 la somma dei capolavori più cari venduti da Sotheby’s e Christie’s era stata di 759 milioni di dollari. Quest’anno la top ten è a un centimetro dal miliardo di dollari (996,2 milioni).” Cifre da capogiro dominate, in questo 2015, dall’indiscusso talento di Pablo Picasso, il cui Les femmes d’Alger (Version ‘O’) è stato battuto all’asta di Christie’s per 179.365.000 dollari. Seguito dall’italiano Amedeo Modigliani con 170,4 milioni per Nu couchée e dallo scultore svizzero Alberto Giacometti con 141,3 milioni per L’homme au doigt.
In ordine crescente, di seguito la gallery delle opere che hanno valso alle case d’aste e ai salotti degli acquirenti un grande tesoro.
10. Lucian Freud, Benefits Supervisor Resting (1994), 56,165 milioni
Lucian Freud, Benefits Supervisor Resting, 1994
9. Vincent Van Gogh, L’Allée des Alyscamps (1888), 66,330 milioni
Vincent Van Gogh, L’Allée des Alyscamps, 1888
8. Pablo Picasso, Buste de femme (1938), 67,365 milioni
Pablo Picasso, Buste de femme, 1938
7. Pablo Picasso, La Gommeuse (1901), 67,450 milioni
Pablo Picasso, La Gommeuse, 1901
6. Cy Twombly, Untitled (New York City) (1968), 70,530 milioni
Cy Twombly, Untitled (New York City), 1968
5. Mark Rothko, No. 10 (1958), 81,925 milioni
Mark Rothko, No. 10, 1958
4. Roy Lichtenstein, Nurse (1964), 95,365 milioni
Roy Lichtenstein, Nurse, 1994
3. Alberto Giacometti, L’homme au doigt (1947), 141,285 milioni
Alberto Giacometti, L’homme au doigt, 1947
2. Amedeo Modigliani, Nu couché (1917-1918), 170,405 milioni
Amedeo Modigliani, Nu couché, 1917-1918
1. Pablo Picasso, Les femmes d’Alger (1955), 179,365 milioni
Pablo Picasso, Les femmes d’Alger, 1955
Federica Colantoni
Federica Colantoni nasce a Milano nel 1989. Laureata in Sociologia all’Università Cattolica nel 2013, pochi mesi dopo inizia il percorso di formazione in ambito editoriale frequentando due corsi di editing. Da dicembre 2014 collabora con la rivista online Cultora della quale diventa caporedattrice. Parallelamente pubblica un articolo per il quotidiano online 2duerighe e due recensioni per la rivista bimestrale di cultura e costume La stanza di Virginia.