Progetto “Apple Titan”: Tim Cook alla conquista delle auto elettriche

Apple sta pensando di entrare nel mercato delle automobili elettriche?
Quello dell’auto elettrica sembra un settore destinato ad avere un grande sviluppo, Tesla, ad esempio, azienda innovativa del settore automotive, punta all’obiettivo di vendere qualche milione d’auto entro il 2025, ma non è sicuro che l’azienda di Cupertino abbia realmente un disegno strategico da convertire in soluzione commerciale.

Qualche tempo fa si era ipotizzata una possibile fusione tra Tesla ed Apple ma, sebbene il progetto dell’“iCar” sia coperto da un riserbo assoluto, ora le cose sono ben diverse e da quel poco che è trapelato sembra che ci sia un misterioso laboratorio ubicato nella Silicon Valley.

Il Wall Street Journal afferma, citando fonti interne alla società, che al momento siano impegnate più di cento persone al lavoro sul progetto “iCar” targata Apple, a cui è stato dato il nome in codice “Titan”.
Il WSJ anticipa anche che Tim Cook, CEO di Apple ed erede di Steve Jobs, avrebbe autorizzato il progetto con a capo l’ingegnere Steve Zadesky, ex Ford, coadiuvato Johann Jungwirth, proveniente dall’area ricerca e sviluppo di Mercedes.

Pare che Apple abbia assunto anche diversi designer specializzati nel settore automobilistico: uno di loro è Marc Newson, che in passato ha lavorato anche per Ford.

L’azienda di Cupertino a quanto pare fa sul serio e la sua intenzione sarebbe di sondare quello che per lei è un mercato avveniristico, confermata dalle recenti assunzioni, ben retribuite, di tecnici di primo livello specializzati nel settore automotive ed elettrotecnico.
La notizia circola sempre in qualità di rumor ormai da diversi giorni, complici anche dei veicoli avvistati in California: in Rete è apparso un nuovo video relativo a questi misteriosi van apparentemente di proprietà di Apple, che starebbero circolando in questi giorni. Questi veicoli sono dotati di una struttura montata sul portapacchi, comprensiva di quattro fotocamere, di sensori al laser e antenne speciali sulle ruote. Questi esemplari non dovrebbero essere collegati al prototipo della vettura self-driving, bensì far parte di un progetto di mappatura 3D delle strade. Apple avrebbe noleggiato di recente dei minivan Dodge, dotandoli di telecamere, proprio come le auto di Google.

Il progetto iCar verterebbe su un prototipo di autovettura completamente automatica, capace di girare per le strade senza alcun intervento da parte del pilota. Non si tratta della prima azienda che si lancia nella sperimentazione delle automobili elettriche self-driving. Google, infatti, lavora su questo fronte già da diverso tempo e ha già operativi dei prototipi, tutt’oggi in fase di promettente test.

Rimane da vedersi se la possibilità che la prima iCar possa essere completamente priva di conducente possa essere realizzabile: ben più credibile è la realizzazione di una classica automobile elettrica targata Apple.

Si tratta di una sfida appassionanate, ma anche pericolosa, perché Apple, abituata ai margini notevoli nei suoi innovativi prodotti, andrebbe a cimentarsi in un mondo generalmente più conservativo quale è quello dell’automotive e in cui le percentuali di profitto sono sensibilmente minori, mentre i rischi di insuccesso più alti, rispetto ai settori dove l’azienda californiana è stata pioniera e “fa la parte del leone”.

Immettendo sul mercato automobilistico un’automobile elettrica, Apple potrebbe fare concorrenza a Tesla, la modernissima azienda di auto elettriche di Elon Musk e non solo: anche a Bmw e pure a Google.

Il guanto di sfida a Tesla è quindi stato lanciato: pare che Tim Cook voglia fare sul serio.

Secondo il parere di molti esperti, questo settore è destinato ad esplodere nei prossimi anni: il pioniere Tesla, ad esempio, è convinto di poter vendere alcuni milioni di vetture entro il 2025; al momento sono solo poche decine di migliaia.

I manager di Apple, inoltre, sarebbero andati fino in Austria per incontrare i responsabili della Magna Steyr, la società attiva nell’impianto di Graz dove assembla diversi modelli di automobili destinati al mercato europeo per conto, ad esempio, del Gruppo Bmw, Mercedes, Peugeot.

Al momento non è chiaro se Apple voglia andare fino in fondo e portare una sua “iCar” effettivamente sul mercato. La Mela, infatti, è nota per testare diversi prototipi che poi non diventano prodotti.

Ciononostante, Apple col suo CarPlay (il sistema multimediale di bordo che interfaccia l’iPhone con l’auto) ha già stretto accordi con molti costruttori. In ogni caso, il colosso può permettersi più di un esperimento costoso: Apple è seduta su un capitale del valore di 178 miliardi di dollari.

Anche il Wall Street Journal precisa che il progetto non necessariamente porterà allo sviluppo di un’automobile. La produzione di automobili elettriche è un business ancora molto costoso e rischioso.

Apple potrebbe studiare la possibilità di sviluppare nuovi prodotti, arrivi fino al punto di produrne alcuni prototipi e poi abbandonasse il progetto. In alcuni di questi casi, Apple ha utilizzato in altri dispositivi le tecnologie prodotte per i progetti abbandonati. Con le auto elettriche potrebbe accadere la stessa cosa: batterie più efficienti pensate per un’automobile potrebbero essere utilizzate in altri dispositivi Apple anche nel caso il progetto “Titan” venisse abbandonato.

Apple Titan, rappresenta in ogni caso un passo da gigante per un’azienda, Apple, che da almeno tre decenni mantiene l’iniziativa, il prestigio e il primato nel campo dell’informatica, dei sistemi operativi dei computer e dei dispositivi. Quindi dopo Mac, iMac, iPhone, iPod, iPad e il prossimo Apple Watch, potrebbe arrivare anche l’auto della Mela: in concorrenza con i progetti e le vetture circolanti di altri due colossi californiani della tecnologia. Ovvero le avanzate Tesla di Elon Musk e la Google Car, che sta sviluppando in maniera avanzata l’auto a guida automatica.
Rimaniamo in attesa degli sviluppi di questa “Apple Titan” dilettandoci nella suggestiva immagine dell’automobile del futuro: elettrica, ecologica e soprattutto smart.

Redazione

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