Notte dei musei, in 60mila invadono i siti culturali di Roma
Il 18, 19 e 20 maggio si è svolto un vero e proprio weekend all’insegna della cultura, ricco di iniziative ed eventi di ogni tipo.
Il 18 maggio si è svolta la Giornata internazionale dei musei. La festa è stata istituita nel 1977 quando l’assemblea generale dell’ICOM – International Council of Museum – a Mosca decide di creare un evento annuale il cui obiettivo è quello di “unificare le aspirazioni creative e gli sforzi dei musei, attirando l’attenzione del pubblico sulle loro attività”. “Lo scopo – si legge nel documento – è di comunicare l’importanza dei musei come strumenti di scambio tra culture diverse, arricchimento culturale e sviluppo di una reciproca comprensione, cooperazione e pace fra i popoli”.
Nel 1992 l’ICOM decide che, da quel momento in poi, la giornata dovesse avere un tema valido in tutto il mondo. Il primo scelto è stato “Musei ed ambiente”. L’importanza della Giornata internazionale dei musei è andata poi crescendo con il passare del tempo. Fino a toccare il suo acme lo scorso anno, con più di 37.000 musei di 158 Paesi che hanno aderito alla giornata con eventi di vario genere. Il tema di quest’anno è stato “Musei iperconnessi: nuovi approcci, nuovo pubblico”.
Il tema di questa edizione, ovvero “l’iperconnettività”, è un termine inventato nel 2001 per indicare i molteplici metodi di comunicazione che abbiamo ora a disposizione ed è stato scelto per stimolare il confronto e la condivisione di esperienze, sulle opportunità di apertura e di costruzione di una comunità museale che attiva processi partecipativi, costruisce reti e si rapporta in maniera sempre più profonda con il territorio.
Un focus particolare riguarda ovviamente i siti culturali della Capitale. In crescita il dato positivo riscontrato nella scorsa edizione: più di 60.000 visitatori, che è il dato del 2017, hanno affollato dalle 20 alle 2 di notte i Musei Civici e gli altri spazi promossi da Roma Capitale. Ecco alcuni tra i dati più significativi: Musei Capitolini (5.500); Mercati di Traiano (4.800); Museo di Roma Palazzo Braschi (4.000); Università La Sapienza (4.000); Museo dell’Ara Pacis (3.700); Palazzo delle Esposizioni (2.800).
Per il 2018, oltre alla continuità col tema proposto dall’ICOM per la Giornata internazionale dei Musei, le iniziative sono state dedicate anche all’Anno europeo del patrimonio culturale.
Il 19 maggio si è celebrata la XIV Notte europea dei musei. La manifestazione nasce nel 2005 su iniziativa del Ministero della Cultura e della Comunicazione francese.
L’evento, patrocinato dal Consiglio d’Europa e da ICOM, si è svolto in contemporanea con 30 paesi europei, coinvolgendo circa 3.000 musei, di cui, moltissimi italiani. In Italia, infatti, hanno partecipato alla rassegna i musei statali e non statali, le aree archeologiche, i siti del patrimonio culturale, complessi, pinacoteche, gallerie e palazzi storici; con la possibilità di assistere inoltre a spettacoli, concerti, visite guidate e degustazioni, previsti appositamente per l’occasione. Il biglietto, salvo dove diversamente indicato, ha avuto, come sempre, il costo simbolico di 1 euro ed i musei sono rimasti aperti fino a mezzanotte.
All’iniziativa hanno aderito anche il Senato della Repubblica, con l’apertura straordinaria al pubblico di Palazzo Madama, e la Camera dei Deputati.
Il successo di questa e delle scorse edizioni ha incoraggiato molti musei e siti archeologici ad organizzare per tutta l’estate aperture serali più volte la settimana da Venezia a Roma, da Milano a Torino, da Ravenna a Firenze; offrendo piacevoli opportunità culturali nei giorni in cui la calura estiva è più intensa.
Sabato 19 e domenica 20 maggio 2018 si è celebrata, inoltre, la III edizione della Festa dei Musei; evento organizzato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nel III fine settimana di maggio. Per l’occasione, i musei, i complessi monumentali, le aree e i parchi archeologici statali hanno proposto un calendario speciale d’iniziative, eventi ed aperture straordinarie. Gli orari di apertura sono stati quelli ordinari, con i consueti costi e le riduzioni e le gratuità previste per legge.