Non è mai troppo presto: verso gli Oscar 2016 (parte II)
Dopo la prima parte sulle stelle che potrebbero brillare la notte degli Oscar 2016, Cultora prosegue la sua panoramica.
Una delle star indiscusse delle ultime edizioni è Jennifer Lawrence, che potrebbe ottenere la terza nomination consecutiva tornando a lavorare con Bradley Cooper e il regista David O. Russell. Un trio cinematografico che dopo Il lato positivo e American Hustle è quasi una garanzia. Il nuovo film è Joy, biopic sulla donna che inventò il Miracle Mop, una specie di mocio. Nel cast anche Robert De Niro.
Poiché i membri dell’Academy amano le storie vere, c’è sicuramente da segnalare The Danish Girl di Tom Hooper, che racconta dell’artista Lili Elbe, nata Mogens Einar Wegener, prima transessuale a cambiare sesso chirurgicamente. Destinata in origine a Nicole Kidman, la parte è stata assegnata a Eddie Redmayne. Come lo scorso anno con La Teoria del Tutto, il trinomio biografia, drammaticità e trasformazione fisica portano spesso all’Oscar.
Truth è la cronaca dello scandalo che investì l’anchorman Dan Rather per il falso scoop sul presidente Bush. Protagonisti sono Robert Redford e Cate Blanchett. Per la Blanchett, la nomination potrebbe arrivare anche da Carol, storia d’amore saffico con Rooney Mara, tratto dal romanzo di Patricia Highsmith e ambientato nella New York degli anni Cinquanta.
Brooklyn, scritto da Nick Hornby, condivide con Carol luogo e tempo e ha riscosso un certo successo al Sundance Film Festival, soprattutto per la performance di Saoirse Ronan nei panni di una donna che dovrà scegliere tra due uomini e due Paesi.
Jake Gyllenhaal, deluso dalla mancata nomination per Lo Sciacallo, potrebbe arrivare tra i primi cinque con Demolition, del regista Jean-Marc Vallée, o più probabilmente con Southpaw di Antoine Fuqua, in cui si è trasformato in un pugile. Sempre nell’ambito sportivo, Icon, con Ben Foster nella parte del ciclista Lance Armstrong, Dustin Hoffman e Lee Pace a completare il cast, potrebbe intrufolarsi a sorpresa nella corsa agli Oscar insieme al suo regista Stephen Frears.
Tra i registi troviamo anche Quentin Tarantino, Steven Spielberg e Martin Scorsese. Il primo, dopo Django Unchained, torna al western con The Hateful Eight e un ricco cast: Samuel L. Jackson, Tim Roth, Michael Madsen, Channing Tatum, Kurt Russell e l’unica donna, Jennifer Jason Leigh. Spielberg racconta la guerra fredda in Bridge of Spies con Tom Hanks nella parte di un avvocato che deve negoziare il rilascio di un pilota nelle mani dei sovietici. Scorsese invece arriva fino in Giappone per Silence con un Liam Neeson gesuita alle prese con le persecuzioni religiose. Per non parlare del ritorno di Gus Van Sant con The See of Trees e il suo cast, Matthew McConaughey, Naomi Watts e Ken Watanabe, e del debutto di Natalie Portman dietro la macchina da presa con un ambizioso progetto: la biografia di Amos Oz, A Tale of Love and Darkness.
Valeria Giuffrida
Valeria Giuffrida, nata a Catania. Ha studiato Lingue e Comunicazione. Blogger, appassionata di narrazione e mescolanza tra linguaggi comunicativi, ha frequentato diversi corsi nel settore del teatro, del cinema, della radio, della scrittura creativa. Ha collaborato per due anni con Step1 magazine, occupandosi di cultura, cronaca, interviste, video inchieste. Insieme ad un gruppo di studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, ha fondato Smanews, progetto radiovisivo di informazione e satira.