Muore a 84 anni Umberto Eco
Dopo la notizia della scomparsa di una delle scrittrici americane più amate, il mondo non era pronto alla dipartita di un’altra mente brillante come quella di Umberto Eco. Morto ieri sera all’età di 84 anni, Umberto Eco lascia la sua casa e il suo lavoro all’apice di una carriera letteraria importante e significativa, coronata alla fine del 2015 con la fondazione insieme a Elisabetta Sgarbi della casa editrice indipendente La nave di Teseo.
Il suo esordio nell’editoria lo si ha con il saggio Il problema estetico in San Tommaso, pubblicato nel 1956, che fu un’estensione della sua tesi di laurea, ma sarà con Il nome della rosa (Bompiani, 1980) che si inserirà prepotentemente nel panorama letterario italiano degli anni ’80, un successo che confermerà con Il pendolo di Foucault pochi anni più tardi. Ma considerare Umberto Eco un intellettuale chiuso tra le mura del suo studio sarebbe un errore irrispettoso: il suo attivismo nel panorama letterario, confermato già negli anni ’60 con la sua partecipazione al movimento culturare Gruppo 63, identificherà la sua carriera futura a cui riuscirà a implementare sempre nuovi contributi. Non un intellettuale statico, bensì dinamico, attivo e proattivo, attento ai fenomeni sociali contemporanei tanto quanto a quelli passati.
Menzionare solo le sue pubblicazioni equivarrebbe a non rendere giustizia a un intellettuale che, attraverso i libri, ha reso possibile ai lettori di molte generazioni attingere al suo sapere. Eco è, era, un uomo di studi. Semiologo, filosofo, letterato, professore universitario e anche condirettore editoriale, dal 1959 al 1975, di una casa editrice, la Bompiani, che l’ha annoverato tra i suoi autori di punta fino ad oggi. Mentore di ogni giovane studente universitario che ha venerato il suo Come si fa una tesi di laurea come fosse una Bibbia.
Molto più prolifico come saggista che come narratore, i suoi contributi alla letteratura hanno superato i confini nazionali e oggi tutta la stampa internazionale piange la morte di uno scrittore che ha donato se stesso e la sua conoscenza al mondo.
Federica Colantoni
Federica Colantoni nasce a Milano nel 1989. Laureata in Sociologia all’Università Cattolica nel 2013, pochi mesi dopo inizia il percorso di formazione in ambito editoriale frequentando due corsi di editing. Da dicembre 2014 collabora con la rivista online Cultora della quale diventa caporedattrice. Parallelamente pubblica un articolo per il quotidiano online 2duerighe e due recensioni per la rivista bimestrale di cultura e costume La stanza di Virginia.