Messina inaugura il MuMe, il nuovo museo con le opere salvate dal terremoto del 1908
Dopo una parziale anteprima avvenuta lo scorso dicembre, ha aperto ufficialmente al pubblico il Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, altrimenti noto come MuMe, che si inserisce in un vasto Parco Museale di oltre 17.000 mq nell’area dell’ex monastero di S. Salvatore dei Greci.
“Questa inaugurazione racconta della tenacia dei messinesi nell’aver restituito la bellezza di questo museo – ha dichiarato il ministro Alfano in occasione dell’inaugurazione – Messina deve ricordare che ha sempre avuto la forza di rinascere e il Museo è la prova di una storia che la città mette a disposizione della Sicilia, dell’Italia e del mondo intero. In Sicilia e in Italia il turismo sta crescendo del 10%. Questo succede anche perché dal mondo pensano di venire in un posto sicuro. Umanità e solidarietà da un lato, sicurezza dell’altro: questo gli stranieri percepiscono della Sicilia e dell’Italia”.
Con circa 750 opere suddivise per periodi dal Medioevo al Novecento, nonché una sezione archeologica e aree esterne, il MuMe è uno dei più grandi musei del Sud Italia, dove i visitatori possono percorrere e conoscere la storia, non sollo della città siciliana, ma dell’intera penisola italiana, crocevia di fenici, greci, romani, spagnoli e molti altri.
Nel nuovo allestimento si potranno ammirare, tra gli altri, straordinari capolavori di Caravaggio e Antonello da Messina.
Inoltre saranno esposte centinaia di opere recuperate dalle macerie di chiese ed edifici storici distrutti dal violentissimo terremoto del 1908, che coinvolse le città di Reggio Calabria e Messina.
Un’occasione unica e imperdibile per tutti gli amanti dell’arte, che avranno l’opportunità di osservare e aprezzare un preziosissimo patrimonio recuperato dall’oblio.
Redazione
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