L’ingresso del Vittoriale di D’Annunzio diventa un parcheggio a pagamento
Il Vittoriale degli italiani si estende per circa nove ettari sulle colline di Gardone Riviera dal 1938, eretto per volere di Gabriele D’Annunzio, come testamento della sua vita inimitabile. Un complesso monumentale vastissimo, una vera e propria cittadella, che già nel 1924, prima che la costruzione fosse terminata, il poeta vate decise di donare all’Italia come sua eredità. Il complesso gode di grande fama per il suo fascino storico, la ricchezza artistica, la bellezza architettonica e quella della località su cui sorge ma coloro che hanno visitato il monumento negli ultimi giorni avranno notato un cambiamento scioccante: nello spiazzo a semicerchio su cui si affaccia il grande arco dell’ingresso alla villa, sono stati adibiti sette posti di parcheggio, contrassegnati dalle apposite strisce blu, e altri di carico e scarico. La decisione del comune ha lasciato di stucco infatti, fino a poco tempo fa in quello stesso spazio si trovava un cartello di rimozione forzata: il radicale cambio di posizione dell’amministrazione comunale non è del tutto chiaro.
La vista delle prime auto parcheggiate nell’ingresso della dimora dannunziana ha turbato i turisti che hanno mosso anche delle obiezioni sulla sicurezza del parcheggio: non è normale che un’area nella quale i visitatori transitano a piedi le auto effettuino indisturbate le loro manovre. Il Vittoriale degli italiani è monumento nazionale, come ha ricordato Giordano Bruno Guerri, presidente della fondazione che si occupa del complesso, che sta muovendo guerra al comune per questa infelice decisione: “Qui non dovrebbe essere possibile parcheggiare, così come non si può fare un parcheggio davanti al Colosseo”. Lo stesso Guerri ricorda come, poco tempo fa, nello stesso spiazzo sotto processo, era stata sgomberata una bancarella di souvenir, perché il semicerchio di ingresso è sempre stato una zona off-limits per le auto e non solo, pena una multa salata.
La scelta del comune risulta ancora più oscura dal momento che non mancano zone di parcheggio funzionanti: chi raggiunge il Vittoriale può parcheggiare in un’ampia area sorvegliata a pagamento, vicinissima al monumento, oppure in una serie di parcheggi gratuiti poco distanti. Al cospetto dell’esistenza di questi servizi non si vede il motivo per cui il comune abbia bisogno delle entrate provenienti da sette parcheggi a pagamento praticamente dentro il perimetro del monumento. Il sindaco, Andrea Cipriani, ha sostenuto fermamente la propria decisione, affermando l’esistenza di buoni motivi ma senza rivelarli, per non creare polemiche: intento evidentemente fallito.
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Redazione
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