Libreria minimalista a Tokyo: in vendita un solo libro a settimana
Quando si pensa a una libreria subito vengono in mente scaffali pieni di libri, ordinati per settori, genere, autore. Spesso è piuttosto difficile orientarsi, soprattutto per quanto riguarda le novità editoriali, poi, il discorso si fa sempre più complicato: per farsi un’idea del prodotto che si ha davanti, senza essersi precedentemente documentati in merito, bisogna affidarsi quasi esclusivamente alle brevi descrizioni che si trovano in quarta di copertina o sulle eventuali bandelle. Insomma, in mancanza di altre informazioni, si deve acquistare un prodotto senza aver avuto la possibilità di farsi un’idea chiara in merito. Più spesso il risultato di questa situazione è che l’acquisto non avviene affatto, senza che la libreria sia in grado di orientare il lettore verso un prodotto che sia conforme alle sue esigenze (inutile sottolineare l’insufficienza dei sistemi solitamente impiegati nelle nostre librerie: top ten dei libri più venduti negli ultimi mesi, libri consigliati per te dalla libreria. ‘Per te’, non ‘perché’).
Totalmente diverso è l’approccio di Yoshiyuki Morioka, libraio e proprietario della libreria Morioka di Tokyo. Quello che il cliente si troverà davanti, una volta entrato, non sarà una moltitudine di libri dai titoli sconosciuti la cui maggior parte finirà inevitabilmente ignorata; in vetrina, su di un tavolo, sarà esposto un unico libro alla settimana, accompagnato da oggeti d’arte che gli facciano da sfondo. Ovviamente, trattandosi di un un libro scelto personalmente dal proprietario-libraio, il cliente avrà la possibilità di ricevere informazioni, opinioni e consigli al riguardo. La libreria organizza anche eventi come salotti di discussione, letture, incontri con l’autore, tutto per fornire una panoramica il più possibile completa sul prodotto offerto. Il risultato è lo stravolgimento del rapporto del lettore con la moderna libreria: invece di una serie di informazioni sommarie, utili per orientarsi approssimativamente all’interno di un ambiente relativamente vasto e dispersivo − che obbliga il compratore a informarsi personalmente, con i mezzi a propria disposizione, riguardo il prodotto da acquistare−, qui la possibilità di scelta è ridotta al minimo: il pubblico ha piena consapevolezza dell’offerta, può decidere solamente se acquistare o meno il prodotto. Questo sistema implica la creazione di un diverso rapporto tra libreria e clientela, basato da una parte sulla fiducia nella scelta operata dal libraio, dall’altra sulla capacità di quest’ultimo di andare incontro alle esigenze del pubblico offrendo comunque un prodotto di qualità. In sostanza: pochi libri, ma buoni, e scelti con consapevolezza. Ancora una volta il mercato librario giapponese ha qualcosa da dire ai vecchi, e forse ormai inadeguati, sistemi occidentali.
Redazione
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