Le regole del caos, quando una donna decide di rifiorire
Sabine De Barra porta un po’ di caos a Versailles. Non è una turista, che spaesata nei grandi giardini della reggia del re Sole sviene, colta dalla sindrome di Stendhal. Quei giardini, in parte, li ha ideati lei. La sua storia è narrata in Le regole del caos, nuovo film del regista e attore britannico Alan Rickman, alla sua seconda prova dietro la macchina da presa dopo L’ospite d’inverno. Sabine è sola, lavora ma soprattutto è una donna, e nel Diciassettesimo secolo questa ‘indipendenza’ non era ammissibile. Interpretata da una splendida Kate Winslet, amica di lunga data di Rickman, la donna arriva a Versailles per dimenticare e guarire dal dolore. In un incidente ha perso marito e figlio. Quindi, decide di andare avanti e vedere cosa le offre la vita, ora che ha perso tutto.
Ad assumerla come paesaggista, l’architetto di Versailles, André Le Notrê, che ha il viso dell’attore belga Matthias Schoenaerts. “Scegliere Matthias è stato un qualcosa di istintivo”, ha raccontato Rickman in un’intervista, “se Kate e Stanley (Tucci, che nel film interpreta il duca d’Orleans, l’eccentrico fratello del re Sole) sono amici e conoscevo già le loro capacità, di Matthias sapevo solo che mi era piaciuto molto in Un sapore di ruggine e ossa. Mentre ero a girare in Belgio con Patrice Leconte, decido di incontrarlo. Mi ha colpito anche di persona, e l’ho voluto assolutamente nel film”. Se il personaggio di Sabine è inventato, il film è una commistione di elementi veri e di fantasia, l’André Le Notrê di Schoenaerts è esistito davvero: la sua liaison con Sabine è fittizia, nella realtà è stato fedelissimo alla moglie François, e la grande considerazione e l’affetto che Luigi XIV nutriva per lui, e che traspare anche nel film, erano coronati dal grande amore per il giardinaggio di re Sole, che condivideva con Le Notrê.
Presentato in anteprima al Festival di Toronto nel settembre scorso, il film arriva nelle nostre sale il prossimo 4 giugno. Nel cast oltre a Kate Winslet e Matthias Schoenaerts, Stanley Tucci, Jennifer Ehle e lo stesso Rickman che interpreta proprio re Sole: “L’ho interpretato io perché, in un certo senso, è come se Luigi fosse un regista così potevo mantenere la stessa identica espressione sul viso”, ha spiegato Rickman, divertito. “Non era mia intenzione comparire anche come attore nel film. Ho sempre creduto che quando fai le due cose insieme è molto facile abbassare il livello di pretesa da te stesso. Ma sicuramente in questo modo la produzione ha risparmiato abbastanza soldi”, ha spiegato sempre il regista a Cineuropa. A proposito di dirigere un’attrice: “Mi piace dirigere le donne perché hanno un grande senso dell’umorismo, una cosa imprescindibile per un buon attore. Tornare alla regia mi ha messo dinanzi alla sfida di essere molto diverso rispetto al mio primo film. La storia di Le regole del caos è roboante, necessita molti mezzi tecnici e visivi, come ad esempio coordinare squadre di comparse fino a ottanta persone. Di questo tratta il film, di una semplice storia d’amore in cui tutto intorno è complicato. Il caos non ha senso senza un po’ di ordine che lo compensi e viceversa. Quella di Sabine e l’architetto Le Notrê è la storia di due persone che devono scoprire chi sono come individui prima di unirsi”.
Accolto con critiche mediamente positive, a convincere del film soprattutto Kate Winslet che a proposito di Sabine ha raccontato a Vogue: “Ho assolutamente sentito che c’era una certa similarità tra il personaggio di Sabine e me. Esce fuori da un periodo duro, e anche io ne ho vissuto qualcuno nella mia vita. La ammiro, non porta con sé il suo dolore o si aspetta che il mondo abbia pietà di lei. Sceglie di andare avanti perché si è prefissa di sopravvivere al dolore, è molto positiva e gioiosa e non vediamo spesso personaggi così al cinema, soprattutto nei film in costume”.
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Michela Conoscitore
Pugliese, classe 1985. Laureata in Lettere Moderne, con un master in giornalismo cartaceo e radiotelevisivo. Ha collaborato, nel settore Cultura e Società, in una redazione giornalistica della provincia di Foggia. Da sempre, esprime l’amore per la scrittura, raccontando storie e descrivendo avvenimenti. La semplicità è il suo principale obiettivo, che cerca di perseguire affinché, ciò che scrive, arrivi a tutti. Grande appassionata di cinema e serie TV, da due anni posta recensioni sul suo blog, Incursioni Cinemaniache. Ma non si ferma qui, perché il vero giornalista è un curioso a tutto tondo.