Le novità Apple, tante cose carine ma nessuna One more thing
di Vincenzo Tiani, in Viaggio, del 11 Set 2015, 13:00
Premettendo che sono un utente Apple ma non un fan sfegatato, c’è una cosa che nell’eterna lotta tra Apple e Samsung quest’ultima non è mai riuscita a creare, l’attesa. L’azienda di Cupertino infatti ha quella capacità curata nei minimi dettagli di creare un’attesa incredibile a ogni keynote di presentazione dei nuovi prodotti.
Prima si parte con i rumors, poi i contro rumors, poi le notizie semi ufficiali e finalmente si arriva all’evento.
La tabella è sempre la stessa, due eventi l’anno, al primo si presentano le novità più importanti, i più bei iProdotti di sempre o i there’s one more thing, alla seconda gli aggiornamenti, gli iProdottiS e le novità minori. Questo era un evento del secondo tipo, perciò iPhone6S, nuovo iPad Pro e nuova Apple TV.
Appartenendo alla seconda categoria ovviamente non ci aspettava granché e così è stato. Però è sempre incredibile come riescano a far sembrare sensazionale ogni novità, questo gli va riconosciuto, Androidiani inclusi.
iPhone6S e fratello maggiore
Fotocamera: la principale iSight sale da 8 a 12 MP, e passa a 5 MP per quella frontale.
Live Foto: praticamente un vine di serie, ovvero quando scatti una foto la fotocamera acquisisce audio e video per 1,5 sec. Un mini vine appunto.
Video: iPhone6S può girare video in 4K, ovvero 4 volte più definito dell’HD. Questo per gli aspiranti registi sarà un bel giocattolino.
Force Touch: con iOS9 e il nuovo schermo, si introduce il sistema già implementato sul nuovo MacBookPro. Sensori che leggono la pressione del dito e, in base alla forza che diamo, mostrano opzioni diverse. Su iPhone6S si chiama pick and pop, col pick (la prima pressione prolungata) si apre un’anteprima del contenuto, col pop (la continuazione della pressione) tale contenuto si allarga a tutto schermo.
Colori: si aggiunge anche il rosa.
Batteria: con iOS9 e il nuovo processore (pare) si potrà posticipare di un’ora il momento della ricarica.
Prezzi: Dovrebbero andare dai 749 ai 1089. Sì, non sono proprio economici, ma si sapeva. Come si sa che tanto la larga parte dei clienti lo comprerà tramite abbonamento.
iPad Pro 12.9”
Dopo gli iPhone più grandi di sempre dell’anno scorso, è arrivato anche l’iPad più grande di sempre. Stesso schermo di un MacBook di media grandezza, e 1,8 volte più veloce di iPad Air 2.
Due si ipotizza siano i motivi di tale scelta.
1 – rianimare il mercato dei tablet che quanto a vendite ristagnava da un po’
2 – portare tutti sul sistema chiuso di App, dove Apple decide cosa entra e cosa non entra, cosa ben più difficile da fare con i laptop (questa l’interessante analisi di Attivissimo). Del resto già l’ultimo OS dei MacBook ricalca pedissequamente il mondo delle App. Alla fine il rischio di tornare a un sistema totalmente chiuso, come prima di passare ai processori Intel 10 anni, fa è dietro l’angolo.
Ad ogni modo è arrivato e, a riprova di poter/voler sostituire i laptop, sono state presentate anche la tastiera e la Pencil.
713 grammi di peso, 4 altoparlanti, multi gesture con iOS9 promettono insomma di non rimpiangere il vecchio portatile. Con buona pace di quelli che si erano appena comprati il nuovo MacBook super deluxe.
Per garantire la migrazione in modo indolore è stata presentata la smart keyboard, integrata nella cover. Rispetto ad altre tastiere già viste in questi anni, si smarca dalle concorrenti per l’alta tecnologia che ci sta dietro. Tramite lo smart connector trasmette dati e riceve alimentazione dall’iPad senza cavi e connettori. Less is more insomma, in pieno stile apple.
E poi c’è la Apple Pencil (99$).
Latenza minima rispetto alle concorrenti, percepisce inclinazione e pressione con una precisione (pare) incredibile, sarà lo strumento utile per sfruttare al meglio il nuovo iPad.
In rete comunque non ha destato lo stesso entusiasmo dei suoi creatori visto che molti hanno ricordato che Jobs denigrava la stilo. Come qualcuno ha fatto notare però Jobs si riferiva al primo iPhone. Schermo piccolo, tecnologia “antica” e mercato diverso. Quindi Tim Cook potrebbe aver ragione a seguire quello che fa la concorrenza, del resto l’ha fatto con gli smartwatch e gli schermi più grandi dell’iPhone 6 ed è stato un successo.
Apple poi, per i prezzi che impone e il design che offre, deve aspettare in questi casi che il mercato sia già pronto ad acquistare. C’è da dire che non innova più come un tempo, per capirci, può fare prodotti migliori degli altri (per alcuni) ma ha smesso, con la scomparsa di Jobs, di creare la vera One more thing.
Prezzo: si parte da 799$
Un po’ più alta della precedente, integra però App e Giochi. Pensata per divenire il nuovo centro d’intrattenimento, questa scatolina nera permetterà di sfruttare i grandi schermi di casa per guardare video, ascoltare musica e, grande novità, giocare ai videogame. Proprio come una volta!
Qui la differenza la faranno gli sviluppatori a dirla tutta. Ci saranno controller compatibili ma anche il nuovo comando, l’Apple remote, potrà essere usato allo scopo similmente a quello della Nintendo grazie all’accelerometro e al giroscopio.
Degna di nota la possibilità di interazione vocale tramite Siri che renderà le cose più divertenti (anche se si dice non sarà subito disponibile in Italia).
Resterà in commercio invece la vecchia Apple TV (69$).
Prezzo: 149$ (32Gb) o 199$ (64Gb)
Il nuovo sistema operativo promette migliori performance per le app ma a parte questo nulla di nuovo all’orizzonte degno di nota. L’unica cosa è che i risultati del nostro battito cardiaco potranno arrivare in tempo reale al nostro medico in caso di bisogno.
Insomma, tante piccole novità ma nessuna vera grossa novità. Sarà per la prossima.
Vincenzo Tiani
Diviso tra copyright e copywrite, seguo le tematiche del diritto di internet e della comunicazione online. Ora a Bruxelles per un Master Avanzato in Proprietà Intellettuale e Diritto dell’ICT. A Whead.it mi occupo di Digital Communication, l’altra mia grande passione.