Le case editrici americane fanno cartello e per Apple è multa da 450 milioni
di Federica Colantoni, in Editoria, Media, del 9 Mar 2016, 10:54
Nel 2012 viene intentata causa a Apple per aver stabilito, in seguito al lancio nel 2010 dell’iPad e dell’iBookstore, − con le case editrici Harper Collins, Hachette, Penguin, Simon&Schuster e Macmillan − un prezzo eccessivamente alto degli ebook: di circa 15 euro. A distanza di 4 anni, la Corte Suprema americana si pronuncia contro l’azienda di Cupertino respingendo il suo appello e condannandola a pagare una multa di 450 milioni, di cui 400 di risarcimento per i consumatori, 30 di spese legali e 20 entranti nelle casse delle amministrazioni degli Stati in cui è stato applicato il cartello.
Lo scopo di questa manovra sarebbe dovuto essere costringere Amazon a adeguarsi ai nuovi prezzi e dunque limitare il “potere di vendita” dell’azienda di Seattle, che, con la sua logica prezzi stracciati, è entrata nelle grazie dei consumatori con disastrose conseguenze per gli editori. Ma è evidente che il cartello editoriale non ha sortito gli effetti sperati: Amazon nel frattempo ha proseguito i suoi grandi progetti sconvolgendo l’editoria con la notizia della catena di librerie Amazon Books e con l’apertura della prima a Seattle, che non solo è un’estensione fisica di Amazon.com, ma ha mantenuto i prezzi altamente concorrenziali anche sul cartaceo. Anche se, un po’ per ambizione e un po’, forse, per volare basso in America, l’azienda di Bezos ha iniziato a volgere le sue mire espansionistiche all’estero, puntando l’occhio di Sauron direttamente sull’Italia. L’effetto è presto detto: arriva l’accordo con Giunti, che diventa la facente funzioni di Amazon Books, permettendo ai lettori di ordinare su Amazon.com e di ritirare in una delle librerie della catena italiana.
Combattere un mostro partorendo un altro mostro è stata l’idea di Apple e dei gruppi editoriali coinvolti. Lungi dal voler essere dalla parte dei lettori, come le case editrici dovrebbero, il nuovo cartello editoriale avrà sperato di essere considerato l’eroe della situazione in lotta contro l’Idra Amazon. Ma la realtà è ben diversa: aumentare del 30% il prezzo degli ebook – percentuale di sconto che applica Amazon – e devolverlo direttamente nelle casse delle case editrici si traduce in una completa noncuranza per i lettori, in primis, e per i piccoli editori che non possono partecipare a questo scontro tra Titani.
Federica Colantoni
Federica Colantoni nasce a Milano nel 1989. Laureata in Sociologia all’Università Cattolica nel 2013, pochi mesi dopo inizia il percorso di formazione in ambito editoriale frequentando due corsi di editing. Da dicembre 2014 collabora con la rivista online Cultora della quale diventa caporedattrice. Parallelamente pubblica un articolo per il quotidiano online 2duerighe e due recensioni per la rivista bimestrale di cultura e costume La stanza di Virginia.