La tua vita con degli sconosciuti in 5 app
Una volta era il treno il luogo dove raccontare la vita a uno sconosciuto e vederlo portarsi via la tua storia. Poi sono nate le chat anonime, per essere chi volevi o semplicemente il vero te stesso. Oggi, con i social network, Facebook su tutti, è arrivata l’era dell’esibizionismo. Eppure quel bisogno innato di raccontarsi a chi non conosciamo resta, e gli sviluppatori di app lo sanno bene. Ecco perché le nuove tendenze rappresentano un’evoluzione delle vecchie chat: permettono non solo di parlare ma perfino di condividere aspetti della vita quotidiana con gli sconosciuti.
Così si svolgerebbe una giornata virtuale…
La mattina inizia con Wakie, nuovissima “social alarm clock” che invece del solito trillo usa una telefonata. Funziona così: riempi il tuo profilo – nome, foto, numero di telefono (che non sarà visibile) – e decidi di svegliare o di essere svegliato da uno sconosciuto in giro per il pianeta. Sessanta secondi per scambiarsi poche informazioni prima che la telefonata si interrompa. Unica limitazione, al momento in Italia è possibile solo svegliare.
Le news non devi più leggerle, c’è chi lo fa per te grazie a Umano, l’unica app in cui sono gli utenti a leggere articoli provenienti dalle maggiori testate internazionali. Niente più voci robotiche e la possibilità di allenarsi con l’inglese, Umano ti permette di scegliere tra diverse categorie di notizie, avviare una lettura singola o creare una playlist. Ovviamente c’è anche la funzione testo, per leggere da soli o seguire durante la riproduzione.
Durante il giorno puoi usare 20 day stranger, app per iOS sviluppata al Media Lab del MIT che ti mette in contatto indiretto con uno sconosciuto di cui non saprai mai nome, sesso, età. Potrete intuire l’uno le informazioni dell’altro attraverso la geocalizzazione Google Maps o con immagini Instagram di altri utenti che vivono nelle vostre stesse città. E scambiarvi status su cosa state facendo, tutto in modo molto vago. Alla fine dei 20 giorni avrete diritto ad un unico messaggio di addio.
Per andare da qualche parte c’è BlaBlaCar, app italiana con cui trovare compagni di viaggio, ma a differenza degli altri siti di Car Sharing si può viaggiare anche per lunghe distanze e una tantum. Basta iscriversi. I conducenti immettono percorso, prezzo e numero di posti disponibili. Il passeggero paga in contanti durante il viaggio.
Puoi finire la tua giornata con una cena affidandoti a Suppershare, piattaforma (presto anche mobile app) concepita da due italiani residenti a San Francisco, partita in Italia da Bologna ma ormai in espansione. Con Suppershare si organizzano cene casalinghe tra sconosciuti. L’ospite indica coperti disponibili e menù a prezzi molto bassi. Parte del ricavato e il cibo in eccesso vanno ad associazioni no profit.
Valeria Giuffrida
Valeria Giuffrida, nata a Catania. Ha studiato Lingue e Comunicazione. Blogger, appassionata di narrazione e mescolanza tra linguaggi comunicativi, ha frequentato diversi corsi nel settore del teatro, del cinema, della radio, della scrittura creativa. Ha collaborato per due anni con Step1 magazine, occupandosi di cultura, cronaca, interviste, video inchieste. Insieme ad un gruppo di studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, ha fondato Smanews, progetto radiovisivo di informazione e satira.