La rivoluzione dell’editoria digitale: perché è importante non restare impreparati
Tempo di libri ma anche tempo di cambiamenti. Se la fiera a Milano funge da termometro del mercato editoriale, ci sono aspetti che non possono essere tralasciati. Riguardano il futuro (immediato) dell’industria. Non solo storie, autori e immagini, quindi, ma anche imprenditoria e innovazione nell’editoria digitale. Quello della tecnologia è un tema che chi aspira a un posto nel settore dovrebbe tenere in elevata considerazione. Per non lasciarsi sfuggire le nuove, incredibili opportunità che il futuro riserva.
Un futuro che non sfugge a Victoriano Colodrón, Senior Director del dipartimento di Relazioni Internazionali di CCC, con la sua sussidiara Ixxus. Si tratta di un’azienda che offre nuove soluzioni digitali agli editori. Colodrón ha tenuto una conferenza a Tempo di Libri, nell’area allestita dall’AIE. La sua compagnia ha effettuato una ricerca di mercato intervistando 25 direttori di case editrici. Molte si occupavano principalmente di pubblicazioni scientifiche e accademiche. Gran parte degli intervistati apparteneva al mondo anglosassone. Dalla ricerca sono emersi due dati fondamentali. Da un lato, il bisogno di maggiore efficienza e sinergia delle risorse attualmente disponibili. Dall’altro, una mentalità ancora restia ad abbracciare tutto ciò che le nuove tecnologie hanno da offrire.
“Cos’è la trasformazione digitale? Ci piace pensare a essa come a un viaggio, piuttosto che una destinazione”. Il percorso non sempre è lineare. Per coloro che si sono sottoposti al questionario l’elemento principale in cui investire è la gestione dei metadati. Non si possono però trascurare l’archiviazione dei contenuti, la loro agilità, la collaborazione nella filiera e la discoverability. Quest’ultima parola si riferisce alla possibilità di trovare rapidamente i contenuti per poterne usufruire anche a distanza di tempo. “Molti editori preferiscono commissionare da capo contenuti che già possiedono, semplicemente perché non riescono più a rintracciarli”. Quello dell’editoria digitale è un approccio che permette un notevole risparmio di risorse.
Per raggiungere questo obiettivo servono investimenti mirati. La Ixxus propone un approccio strategico per una soluzione globale e inclusiva. Tralasciando questo aspetto, si prospetta la necessità di personale che sia a conoscenza dei nuovi sistemi e sia in grado di utilizzarli. Ciò che rende scettici molti degli intervistati è lo sforzo di formazione dei dipendenti che la conversione tecnologica richiederebbe. In futuro, le competenze digitali costituiranno un asset fondamentale per chiunque aspiri a lavorare in editoria.
Iniziamo a salutare pile di carta e profumo d’inchiostro: il futuro è scritto in codice HTML.