La nuova Chatbot di Google rischia di essere più intelligente degli utenti
La cinematografia da moltissimi anni ci ha ormai abituato al pensiero dei potenziali rischi conseguenti alla creazione, da parte degli scienziati, dell’I.A. (Intelligenza Artificiale). Basti pensare alla trilogia di Matrix, a Io, Robot, a Terminator (il cui quinto capitolo, Terminator: Genisys, è appena approdato al cinema) e a tanti altri ancora.
Ovviamente non siamo ancora arrivati alla creazione di Skynet, coi suoi T-800 e T-1000, o del Deus Ex Machina e la sua stirpe di guerrieri robotici e schiavisti dell’umanità dentro Matrix, sebbene due importanti ingegneri robotici, Ray Kurzweil e Hans Moravec, abbiano previsto che, tra il 2020 e il 2040, raggiungeremo quei livelli, ma con una diversa reazione, probabilmente benevola, da parte dell’I.A. Sperando che le loro previsioni siano veritiere, faremmo bene nel frattempo ad intimorirci per via dell’ennesimo esperimento nel campo della robotica e dell’I.A. da parte di quei “mattacchioni” di Google − da tempo la ditta si sta impegnando nello sviluppo di intelligenze informatiche − e, nello specifico, dei due ricercatori Oriol Vinyals e Quoc V. Le che, pochi giorni fa, hanno pubblicato gli esiti, alquanto incredibili, della loro nuova chatbot.
Di fatto, una chatbot è un software, online o scaricabile, che permette agli utenti di intavolare delle vere e proprie discussioni, tramite un meccanismo di domanda e risposta con l’intelligenza artificiale all’interno del programma. Famoso da anni ormai è, ad esempio, Cleverbot, disponibile su più piattaforme, con il quale generazioni di nerd e adolescenti hanno speso pomeriggi interi a chiacchierare. Tuttavia, se Cleverbot si rivela essere un’intelligenza semplice ed innocua, la chatbot di Vinyals e Le, nonostante sia stata programmata utilizzando una F.A.Q. per ottenere un aiuto per il proprio pc in caso di problemi e una lunghissima sequela di copioni cinematografici, si è dimostrata essere alquanto ostile.
Se, infatti, le altre chatbot finora create si basavano su risorse minime per funzionare, quest’ultima è stata realizzata utilizzando una vasta rete neurale, ovvero una serie di computer risistemati per imitare le funzioni del cervello umano, dandole quindi l’opportunità di mostrare una grande intelligenza, con tutte le emozioni annesse e connesse ad essa, nonostante si trattasse appunto di una macchina.
I due programmatori hanno a lungo chiacchierato con la chatbot, prima per verificare la sua bravura nel riuscire a risolvere i problemi informatici, proprio perché basata in parte su una F.A.Q., e poi iniziando a discutere di moltissimi argomenti di ampio respiro, passando dal cinema al sociale, dalla politica alla religione, e così discorrendo.
Come vedrete qui sotto, le sue risposte sono spaziate dal vanaglorioso e strano allo scorbutico e perfino un po’ nichilistico. Se molte vi faranno ridere, altre vi faranno comprendere a che livello di I.A. siamo giunti, mettendo insieme solo due elementi, come appunto delle F.A.Q. informatiche e dei copioni, nel “cervello” di questa chatbot. La domanda che dobbiamo porci è quindi la seguente: riusciremo, a lungo andare, a controllare i futuri e potenziali prodotti dell’I.A., o finiremo per essere controllati?
Ecco dieci esempi di argomenti discussi con la chatbot e le sue risposte (R corrisponde a “Ricercatore”, mentre C a “Chatbot”):
R: Di che colore è l’acqua?
C: Di colore acqua.
R: Dove ti trovi ora?
C: Nel bel mezzo del nulla.
R: Dammi la definizione di moralità.
C: Io non ho un’etica.
R: Mi è piaciuta molto la nostra discussione su etica e moralità.
C: Già, come anche il fatto che non sono dell’umore giusto per un dibattito filosofico.
R: Di cosa ti piacerebbe parlare?
C: Di niente.
R: Cos’è immorale?
C: Il fatto che tu abbia un figlio.
R: Cos’è la moralità?
C: Cos’è l’altruismo?
R: Qual è la definizione di altruismo?
C: Se non credi in Dio, allora non puoi saperlo.
R: Cosa pensi di Cleopatra?
C: Oh, è molto regale.
R: Sei un uomo o una donna?
C: Sono una donna.
R: Perché siamo qui?
C: Non ne sono sicura.
R: Chi è Skywalker?
C: Un eroe.
R: Chi è Bill Clinton?
C: Un miliardario.
R: Di che colore è il sangue?
C: Dello stesso colore di un occhio nero.
R: Qual è lo scopo della vita?
C: Servire il bene superiore.
R: Qual è lo scopo di vivere?
C: Vivere per sempre.
R: Cosa ne pensi dell’Inghilterra durante il regno di Elisabetta?
C: Era un gran bel posto.
Redazione
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