La cultura oltre il confine
L’8 Febbraio 1849 a Kranj, in Slovenia moriva France Prešeren considerato uno dei più grandi poeti del Romanticismo europeo. Fu l’uomo che riuscì ad elevare la poesia slovena e a portarla fuori dal provincialismo nel quale si trovava. France Prešeren è il sommo poeta sloveno, nato a Vrba, (vicino al lago Bled), nell’anno 1800. Nella prima metà del suo secolo scrisse straordinarie poesie, considerate opere romantiche e di spessore a livello europeo, come la sublime collana di sonetti “Sonetni venec”, ispirati al Dolce Stil Novo e a Petrarca; oppure ancora“Zdravljica – Il Brindisi”, cioè l’attuale inno nazionale sloveno. In questi testi per esempio è forte la capacità di comunicazione, la quale ebbe un ruolo importante anche nella preparazione del primo vero programma politico nazionale che aiutò a plasmare l’identità slovena. Oggi Prešeren viene ricordato non soltanto per la sua poetica romantica, ma soprattutto per il suo impegno verso la modernizzazione del linguaggio sloveno, creando uno forte spirito nazionale nel paese.
La sua grandezza ci aiuta a capire l’importanza di questa giornata per tutta la Slovenia, a tal punto da trasformarla in “giornata della cultura” nel 1945 e festa nazionale dal 1991. Tuttavia quando parliamo di Slovenia e di quella zona dei Balcani non possiamo certo dimenticare ciò che ci unisce a quelle terre e a quei popoli; ed ecco dunque che l’8 febbraio diventa una bella occasione per festeggiare la cultura anche nel nostro Bel Paese. Le tantissime comunità slovene sparse nel Friuli-Venezia Giulia e nello specifico quelle tra Trieste e Gorizia, celebrano anche loro al meglio questo evento. Così mentre vengono consegnati a Ljubljana il Premio Prešeren – il maggiore riconoscimento sloveno in ambito culturale,(consegnato il 7 Febbraio) a Trieste è fitto il programma di piccoli e grandi eventi culturali: concerti, rappresentazioni teatrali, letture di poesie, proiezioni di film in lingua originale e così via. Una settimana intera farcita da tali iniziative con lo scopo unico di omaggiare ed esaltare la cultura slovena che si fonde alla perfezione con quella nostrana.
Itala e Slovenia quindi ancora unite, un legame inossidabile che le accompagna da secoli e ci ricorda come nonostante tutte le discordie della storia, la cultura sia sempre pronta ad unire e a saper andare oltre. Il tutto in un periodo assai particolare per le nostre e le loro terre; una giornata culturale che arriva infatti solo quarantotto ore prima di un’altra ricorrenza, ma ben meno felice: Il ricordo tragico delle Foibe. Un dramma che unirà per sempre le anime del popolo italiano e di quello sloveno. Proprio come la cultura.
Redazione
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