La biblioteca segreta del XVIII secolo scoperta da un antiquario in Belgio
Ritrovarsi improvvisamente nel XVIII secolo. Questa è stata la sensazione provata da Henri Godts, antiquario e proprietario di una casa d’aste a Bruxelles, quando ha scoperto a Bouillon, nel sud del Belgio, una biblioteca bicentenaria rimasta segreta per tutto questo tempo. Godts ha potuto riportare alla luce questo tesoro nascosto grazie ai discendenti del proprietario originario, un intellettuale francese fuggito in Belgio allo scoppio della Rivoluzione del 1789.
La biblioteca ritrovata, allestita con mobili della fine del Settecento in perfetto stato, conteneva 182 libri rari del XVIII e del XIX secolo, conservati così bene da sembrare freschi di stampa. Molti di questi volumi sono racconti di viaggi fatti in zone remote, come l’Australia, il Brasile o la Polinesia, e zone più vicine, come la Spagna o la Turchia. Il pezzo più importante della collezione è probabilmente un atlante illustrato del 1575, con cartine disegnate dal più grande cartografo di quel tempo: Abraham Ortelius. L’esemplare della biblioteca segreta è uno dei spravvissuti delle sole 100 copie che vennero stampate all’epoca. Il suo valore si aggira intorno ai 40 mila euro, poiché da molti specialisti è considerato il primo atlante moderno della storia.
Nonostante la scoperta sia molto recente, ormai della biblioteca bicentenaria non rimangono che le foto scattate in seguito al ritrovamento. I libri, infatti, sono stati venduti da Godts in un’asta tenutasi martedì 20 giugno, all’Hôtel des ventes Horta, a cui hanno partecipato numerosi collezionisti provenienti da tutto il mondo.