Il giorno di House of Cards 4: l’impatto della serie tv sulle elezioni americane
di Francesco Frisone, in Cinema, Serie tv, del 4 Mar 2016, 11:01
Oggi Netflix rilascerà la quarta stagione di House of Cards in esclusiva TV su Sky Atlantic e per tutti gli appassionati dello studio ovale sarà corsa alle primarie e campagna elettorale. Nella fiction come nella realtà.
La serie che senza peli sulla lingua ha dipinto il mondo della politica statunitense a tinte cupe e disilluse sta per tornare. E mai sarebbe stato momento più adatto.
Per chi sentiva la mancanza dei narcisistici monologhi di Frank Underwood rivolti verso lo spettatore e delle sigarette condivise alla finestra con la moglie Claire, l’attesa è finita.
Avevamo lasciato i coniugi Underwood in un clima di aperta ostilità, con Claire che chiude la scena finale della terza serie lasciando la Casa Bianca. Lo studio ovale è troppo piccolo per due persone.
Ma Presidente Underwood, ormai alla fine del suo mandato, non vorrà certo lasciare il potere conquistato. Dopo aver assestato un duro colpo alla rivale democratica, Frank dovrà in un modo o nell’altro affrontare la sua nemesi: sua moglie.
Dai rumors fatti circolari da alcuni critici cinematografici che hanno visionato l’anteprima della serie, sembra proprio che la quarta stagione sarà tutta incentrata sulla battaglia elettorale tra marito e moglie.
Se così fosse allora il parallelismo tra Claire Underwood e Hillary Clinton non sarebbe più solo una suggestione. Entrambe first lady, con un passato nel no-profit e tradite dai propri mariti, le due si battono per diventare la prima donna presidente degli Stati Uniti, in un vero e proprio show elettorale in cui è difficile distinguere tra realtà e finzione cinematografica.
Eppure la Clinton potrebbe ricordare lo stesso Frank Underwood: entrambi democratici, opportunisti, con molti scheletri nell’armadio.
La stessa Netflix ha voluto mischiare ancor di più le carte e sfruttare la sovrapposizione tra la plot-line di House of Cards e le primarie USA, diffondendo il trailer della quarta stagione della serie durante il primo dibattito elettorale di Dicembre.
L’attuale corsa alla nomination di Luglio dei candidati democratici e repubblicani sembra infatti un grande spettacolo televisivo e in un mondo dove Donald Trump è una forza elettorale credibile e vincente, cosa potrà mai fare lo spietato e amorale Frank Underwood per sorprenderci in una serie TV?
Ma soprattutto la fiction potrà influenzare la campagna elettorale? In un eventuale duello tra i coniugi Underwood il pubblico che simpatizzerà per Claire voterà poi per Hillary?
Lo sapremo solo alla fine. Anche se come dice Frank Underwood in un trailer in cui scorrono le immagini dei reati commessi per raggiungere la Casa Bianca: “Abbiamo i leader che ci meritiamo”.
Francesco Frisone
Francesco Frisone, nato nel 1994 a Roma. Frequenta la facoltà di Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Pavia, è allievo IUSS e alunno dell’Almo Collegio Borromeo. Ha frequentato la London School of Journalism nell’estate 2014 e ha lavorato per l’Ufficio del Sindaco Depaoli a Pavia nel 2015. Si interessa di media, politica e campagne elettorali.