Il caro vecchio Walkman è di nuovo tra noi
Che senso ha oggi acquistare un dispositivo che permette “solo” di ascoltare musica digitale e non anche di telefonare, navigare in Internet o mandare messaggi tramite WhatsApp? Per la Apple pare non averne più e così lo scorso autunno ha messo fuori commercio il suo primo gioiellino uscito in un’epoca tecnologica distante anni luce: l’iPod classic, lettore mp3 lanciato nel 2001, due anni prima dell’arrivo dello store digitale iTunes Store.
Se l’emblema della musica portatile degli anni 2000 è ora un oggetto di culto interessante solo per i collezionisti, il marchio che dalla fine degli anni ‘70 fino appunto all’avvento dell’iPod ha rappresentato la libertà di ascolto della musica ovunque, il walkman, resuscita proprio in questi giorni. L’apparecchio prodotto dalla Sony a partire dal 1979 – nel quale si potevano inserire le mitiche cassette analogiche, rimaste soprattutto famose per le compilation casalinghe che si potevano realizzare e regalare a fidanzate e fidanzati di turno, pratica celebrata anche nel libro di Nick Hornby Alta fedeltà – torna ora in versione rivisitata, non per riproporre le cassette (anche se anche questo supporto continua ad avere un mercato di nicchia con tanto di Cassette Store Day lanciato da alcune nostalgiche case discografiche inglesi un paio d’anni fa), ma files digitali in alta qualità, non compressi quindi nel formato mp3.L’esigenza di molti appassionati di musica di tornare al calore e alla profondità dei suoni si è già manifestata dal ritorno del vinile: anche se la fetta di mercato corrisponde solo al 1,5% del totale, da qualche anno a questa parte il supporto è resuscitato dopo un lungo periodo nel quale era solo relegato al mondo dei collezionisti e ogni anno si registra un notevole incremento (a livello globale nel 2013 c’è stata una crescita nelle vendite del 26,9% rispetto al 2012 e in Italia nel primo semestre del 2014 ha registrato un incremento del 14%). Questa fame di qualità del suono, che probabilmente in realtà appartiene di più alle vecchie generazioni, mentre le nuove forse non si curano più di tanto della bassa qualità dei files proposti dalle piattaforme digitali più utilizzate, è stata raccolta appunto da Sony, che lo scorso 6 gennaio ha presentato il walkman NW ZX2, dispositivo digitale che promette di riprodurre brani in qualità superiore a quella di un Cd, supporto presente sul mercato da più di 30 anni, ma mai definitivamente entrato nel cuore degli audiofili.
Il costo inizialmente sarà proibitivo: 1199 dollari, un walkman non esattamente alla portata di tutti come il suo predecessore riproduttore delle romantiche audiocassette. Sony non è però arrivata per prima: la scorsa primavera il cantautore canadese Neil Young, stanco di sentire riprodotta la propria musica in forma piatta e compressa nei file in streaming e download ha deciso di mettersi in prima persona alla guida di un nuovo progetto chiamato Pono: un supporto dalla strana forma di prisma, che riproduce appunto musica in alta qualità riprendendo i master originali delle canzoni registrate in studio, acquistabile attraverso un apposito store. Dopo aver ottenuto ben 6 milioni e 200 mila dollari attraverso una campagna di crowdfunding (finanziamento dal basso da parte degli utenti) è partito con il lancio del dispositivo prima rivolto solo a chi aveva partecipato al finanziamento e da questa settimana anche per tutti gli altri a 399 dollari. Anche qui il costo non è dei più abbordabili, ma Pono in hawaiano significa giusto, onesto. Sarà quindi questo il prezzo giusto per la “vera” musica?
Redazione
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