I droni di Facebook alla conquista del mondo
L’indomabile Mark Zuckerberg non si ferma mai e in occasione della conferenza F8 di San Francisco organizzata la scorsa settimana, il CEO del social network più popolare del pianeta ha presentato ufficialmente i suoi droni pensati per diffondere la connessione internet nelle zone rurali, dove ancora oggi non arriva il segnale necessario.
I droni, sviluppati attraverso un sistema di ricarica ad energia solare, stanno effettuando la fase beta nei cieli del Regno Unito; questi dovrebbero fornire la connessione grazie a un sistema laser a fascio che, toccando Terra, sia in grado di generale segnale anche nelle zone più impervie.
La nascita di Facebook e il suo sviluppo stesso hanno un leitmotiv: far connettere le persone di tutto il mondo, anche se nel 2015 ci sono ancora enormi barriere nei Paesi in via di sviluppo che ostacolano il collegamento a quel pozzo di conoscenza, sapere e informazione che è Internet.
“Grazie al progetto Internet.org – ha spiegato Zuckerberg – siamo stati in grado di progettare aerei senza pilota perché possano servire al 10% della popolazione mondiale che vive in comunità remote, senza infrastrutture internet disponibili.”
I droni sono sviluppati da Ascenta, un’azienda aerospaziale con base nel Regno Unito, acquistata da Facebook nel 2014, potranno volare ad altitudini di 60.000 piedi per diversi mesi, avranno un’apertura alare quanto quella di un Boeing 737 e peseranno meno di una macchina.
“Il nostro primo obiettivo – ha proseguito Zuckerberg – è quello di dare a tutti Internet, così da poter creare una serie di servizi per l’intero pianeta. Successivamente dovremo risolvere il problema delle troppe informazioni in giro per il web, ma per quello c’è già un gruppo di lavoro che sta ovviando al problema.”
La battaglia per la conquista degli utenti si gioca in cielo e se Facebook ha lanciato i propri droni, Google ha realizzato dei palloni aerostatici da lanciare in alta quota in grado di fornire l’accesso a Internet.
È curioso pensare a come stia cambiato velocemente il concetto di Internet negli anni, prima era sostanzialmente una rete di pagine e di contenuti, mentre ora è un aggregatore di persone.
A fronte del progetto di Facebook, va ricordata anche l’intervista di Bill Gates rilasciata nel 2004 al Guardian in cui disse: “Quando mi trovo alle conferenze sull’informazione tecnologica e la gente dice che la cosa più importante al mondo è fare in modo che le persone possano connettersi alla Rete, io rispondo: «Mi state prendendo in giro? Siete mai stati nei Paesi poveri?»”.
Edoardo Ridolfi
Edoardo Ridolfi, nato a Gualdo Tadino (Pg) nel 1993. Diplomato al Liceo Scientifico; ha conseguito la laurea triennale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia. Attualmente sta svolgendo l’iter per prendere il tesserino da giornalista pubblicista. Collabora come giornalista e fotografo con testate cartacee e online diverse.