Giornalismo al cinema? Basta che rispetti ‘La regola del gioco’
di Francesco Arena, in Cinema, Film in uscita, del 16 Giu 2015, 12:30
Come sentenziava Humphrey Bogart nel film L’ultima minaccia: “È la stampa, bellezza”.
Il rapporto tra cinema e giornalismo è stato sempre stretto, e sono diverse le pellicole che narrano le vicende di reporter o giornalisti, che hanno fatto della ricerca della verità, a volte anche molto scomoda, la ragione della loro vita.
Ultimo esempio di questo filone è il film La regola del gioco di Michael Cuesta, in uscita in Italia il 18 giugno, che narra le vicende del famoso giornalista Gary Webb, interpretato da Jeremy Renner (il quale è anche produttore del film, suo ruolo più famoso sicuramente Occhio di Falco nella saga Marvel di The Avengers. Il cast è completato da Michael Sheen, Ray Liotta, Rosemarie DeWitt e Andy Garcia.
Il giornalista è famoso per aver scoperto negli anni ’80 un traffico di droga coperto dalla CIA, che andava a finanziare i Contras, rivoluzionari che volevano stabilire un governo filo-americano in Ecuador. Questa inchiesta lo porterà a mettersi contro i poteri forti, distruggendo la sua famiglia e facendolo arrivare al suicidio.
Questo è solo uno dei tanti esempi di cine-giornalismo, connubio che ha sempre funzionato. Partiamo con uno dei più famosi e anche relativamente recenti: Frost/Nixon-il duello del 2008, film che racconta la preparazione del confronto/scontro televisivo tra David Frost e Richard Nixon, a tre anni dalle dimissioni dell’ex presidente americano per lo scandalo Watergate. Questo film è idealmente il sequel di Tutti gli uomini del Presidente, film del 1974 che racconta la storia dei due giornalisti Bon Woodward e Carl Bernstein (Robert Redford e Dustin Hoffmann), i quali con la loro inchiesta giornalistica sul Watergate hanno portato alle dimissioni lo stesso Nixon. Per rimanere alla politica americana non possiamo non citare Good night and good luck, dove George Clooney interpreta Edward R. Murrow, anchorman della CBS che si oppose al clima di caccia alle streghe contro il comunismo perpetrato dal senatore McCarthy nei primi anni Cinquanta.
In questa breve carrellata come dimenticare Zodiac, film del 2007 che racconta di Paul Avery, cronista del San Francisco Chronicle, che rischia la sua vita alla ricerca della verità sul serial killer dello Zodiaco, il quale scatenò il panico nel 1968 a San Francisco.
Anche il cinema nostrano ha regalato film al filone: uno è Ilaria Alpi-Il più crudele dei giorni, che racconta gli ultimi giorni di vita della giornalista Ilaria Alpi, uccisa assieme al suo cameraman a Mogadiscio in Somalia nel 1994 durante un reportage sulla guerra civile in atto, e Fortapasc, un film sulla breve carriera di Giancarlo Siani, giovane giornalista del Mattino ucciso per aver scoperto alcuni loschi traffici e connivenze tra politica e Camorra a Napoli negli anni Ottanta.
Chiaramente la carrellata proposta non è esaustiva, ma in tutti questi film è presente un unico comune denominatore: la verità emerge nonostante tutto e porta il giornalista stesso a mettersi contro i poteri forti, pur di dare la notizia al pubblico, come dei novelli Prometeo che rubano il fuoco per rischiarare il buio della menzogna, permettendo ai lettori di farsi un’idea sul mondo. Forse è proprio grazie a persone così, che non si limitano ad accettare e a prendere per buono ciò che fa comodo, che la libertà di stampa e la cultura si sono diffuse con il loro messaggio, che apre le menti e che fa vedere oltre i soliti preconcetti e steccati.
Vi lascio ovviamente con l’immancabile trailer del film in uscita, e vi invito anche a dare una occhiata alle pellicole del passato indicate in questo articolo!
Francesco Arena
Francesco Arena nasce a Modena nel 1984, studia Ragioneria con specializzazione Informatica, attualmente impiegato bancario. Nel tempo libero frequenta cinema e tutto quello che riguarda il mondo della tecnologia. Si interessa anche di cucina e sta scrivendo un libro di ricette. Come genere ama molto i film comici (ma non demenziali), fantascienza e supereroi in generale.