Dall’inchiostro al digitale: la nuova frontiera della penna
Utilizzare una raffinata stilografica MontBlanc per disegnare sul tablet. Anche questa è innovazione.
La transizione culturale dall’analogico al digitale ha creato un vasto spazio di bisogni commerciali che il mercato dell’i-tech sta cercando di soddisfare al meglio. A dimostrarlo è il modo in cui oggetti che hanno fatto la storia dell’era analogica vengano riadattati alle esigenze del digitale.
Questa sorte è toccata anche alla penna che evolve in curiosi esemplari ibridi che collegano carta, schermi pc, tablet e smartphone.
Si va dai modelli più economici come la Cristal stylus di Bic (2 euro) che unisce le funzionalità di una normalissima Bic ad un gommino che consente l’interazione con gli schermi sensibili al tocco, a quelli più costosi come l’immortale Montblanc Star Walker (415 euro), rivisitata con cartucce intercambiabili per l’inchiostro e per il touch screen.
Ma sono anche disponibili dispositivi che riescono a riprodurre una vera e propria compenetrazione tra realtà analogica e realtà digitale attraverso sensori e fotocamere infrarossi che riproducono su schermo i movimenti della mano. Difetto (superabile) di queste penne intelligenti è che stentano a riportare scritte molto piccole. Stiamo parlando di Mobile Notes Pro 2 di e-pens (130 euro) e la Smartpen 2 di Equil (150 euro). La tecnologia si fa più sofisticata, il prezzo anche.
Per la creazione di documenti multimediali ibridi è invece in commercio lo Smartmaker, il pennarello intelligente che si collega alle lavagne elettroniche utilizzate nelle scuole e nelle sale riunione. Lo Smartmaker rileva scritti e disegni tracciati su una superficie di massimo 5 metri di larghezza, e permette la loro visualizzazione sullo schermo. I file multimediali possono poi essere salvati e condivisi online. Nello stesso campo rientrano: Livescribe 3 (160 euro) che grazie all’applicazione Livescribe+ permette di registrare l’audio e sincronizzarlo con le parole scritte, e la Neo smartpen N2 (148 euro) con le stesse funzionalità ma più comoda ed economica.
Mantengono solo la forma della penna, ma non hanno invece inchiostro, i pennini per scrivere su smartphone e tablet. Sembra che anche Apple, che ha fatto del touch con le dita un mantra dell’esperienza di consumo del cliente, abbia brevettato per la nuova versione dell’I-pad una smartpen che coniuga alta precisione nel movimento e compatibilità su superfici multiple.
La nuova frontiera delle penne, sempre che ancora così si possano chiamare, è però 3Doodler 2.0, che alla cifra piuttosto accessibili di 90 euro permette di avere tra le dita una vera e propria stampante 3D. L’inchiostro della vecchia biro è sostituito da barrette di plastica, che vengono fuse all’interno del corpo della penna e poi raffreddate da un motorino sulla superficie su cui è quindi possibile tracciare disegni in tre dimensioni. Possiamo non preoccuparci più dei problemi di prospettiva.
(Fonte: Corriere della Sera)
Francesco Frisone
Francesco Frisone, nato nel 1994 a Roma. Frequenta la facoltà di Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Pavia, è allievo IUSS e alunno dell’Almo Collegio Borromeo. Ha frequentato la London School of Journalism nell’estate 2014 e ha lavorato per l’Ufficio del Sindaco Depaoli a Pavia nel 2015. Si interessa di media, politica e campagne elettorali.