Da Harry Potter ai Beatles, 10 must per crescere bene fin dalla tenera età

Potrà sembrarvi strano, ma ogni tanto ancora si vive di cultura del “sentito dire”, anche per quanto riguarda gli elementi di crescita che dovrebbero attraversare la vita di un bambino.
Un po’ come quando senti dire che un tuo amico ha rubato una penna ad un collega, e il passaparola lo rende un assassino misantropo privo di sensi di colpa. Del tutto normale, non vi pare?
Su questo argomento però, non si è mai troppo sicuri: citando Freud, “Non esiste un modo giusto per essere genitori, sbaglierete in ogni caso”. E non c’è modo più giusto di trasmettere una sacrosanta verità: non esiste un manuale su come far venire su un giovine genio – non nel già abusato significato dato persino a Justin Bieber – o come evitare che vostro figlio crei un impero nazionalsocialista e cerchi di dominare il mondo.
Ma il punto qual è? C’è una sorta di linea guida da intraprendere per “limitare i danni”? Si può essere dei genitori quantomeno “decenti”?
Se esistesse una risposta a questa domanda, sarebbe inutile chiederselo.
Tuttavia, si può però constatare che pur non essendoci una strada, ci sono delle piccole “lanterne”, piazzate qua e là per la famosa “strada per l’inferno lastricata di buone intenzioni”.
Queste piccole luci possono regalarvi un trucco che, in qualsiasi caso, consegnerà ad ogni individuo un elemento fondamentale per la propria formazione come essere umano: la scelta.
Il punto di vista differente in ogni situazione, la meticolosa – non troppo – visualizzazione degli eventi dall’esterno. E come non provare a rendere tale virtù concreta se non tramite le tre grandi arti umane non esistenti in natura, quali musica, pittura e letteratura?
Ovviamente non si parla di portare vostro figlio a vedere un Dalì a 4 anni. Scoppierebbe a piangere in preda alle crisi isteriche nel vedere oggetti sciogliersi.
Ma qualcosa serve, qualcosa DEVE esserci, nei ricordi di un bambino/adolescente/ragazzo.
Eccone 10, decisamente non convenzionali – e soprattutto, profani.

Numero 1 – Fargli leggere Harry Potter

Le radici che si insinuano nella coscienza di ogni individuo leggendo – o vedendo – questa saga sono impareggiabili. 7 lunghi anni che inseguono un cammino che ognuno di noi vorrebbe aver fatto per crescere nella completezza: curiosità, eroismo, altruismo e voglia di capire. La Rowling dovrebbe insegnare a chiunque viva un minimo di estremismo mentale, che un singolo colore, da solo, non ha poi così tante sfumature.

Numero 2 – Raccontare

Prima di loro, voi stessi dovete saper entusiasmare e colpire la curiosità di un bambino: quale forma migliore di un ascolto della voce di una madre o di un padre che racconta una storia fantastica o un aneddoto della propria giornata? Tutti avremmo voluto un padre pilota..
Consigli: Garcia Lorca, Gianni Rodari, i vostri racconti di quando eravate ragazzi.

Numero 3 – Fargli ascoltare (per puro caso) i Beatles

A prescindere dai gusti, tutto ciò che riguarda la contemporaneità popolare della musica, è legato a questi 4 geniacci di Liverpool, che riescono a regalare una completezza musicale a chiunque li ascolti. Di 100 canzoni, almeno una verrà apprezzata, anche dal peggior ascoltatore sulla faccia della terra.

Numero 4 – Portarlo ad un concerto o fargli vedere qualcuno suonare

L’arma principale dell’innocenza di un bambino è la curiosità: il modo giusto per capire è osservare, rubare con gli occhi. E quindi voler provare.
Consigli: suonargli la chitarra, cantare con loro, suonare il piano davanti a loro.

Numero 5 – Introdurgli Il piccolo principe

Ecco l’esempio perfetto di un doppia faccia meraviglioso: letto alla gentile età compresa tra i 6 ed i 10 anni, questo libro accompagnerà il bambino attraverso la mente di un piccolo e curioso principe, volto alla scoperta con la S maiuscola; assaporato oltre i 14-15 anni, avrà una dimensione totalmente diversa: critica costruttiva, ingegno e satira nei confronti della vita stessa.

Numero 6 – Sviluppare la socializzazione con lo sport di gruppo

Suvvia, chi non ha mai tentato almeno una volta di giocare a calcio, fallendo miseramente?
Se c’è una cosa che è chiara al mondo, è proprio l’importanza del confronto costruttivo con gli altri: la sfida, il miglioramento, l’irriverenza del colpo di fortuna. L’importante è non adescarli alla passività: non piazzarli davanti alla televisione a vedere una partita di calcio, i neuroni specchio non sono così forti.
Consigli: pallavolo, calcio, basket.

Numero 7 – Cartoni animati, Pippi Calzelunghe e film comici

Chiunque è figlio della televisione sa come dosarla.
Chi, invece, è della generazione successiva, ne è vittima.
Seguite il metodo intimo: il cinema insegna perché fusione delle maggiori arti del mondo, ed è un mezzo diretto attraverso lo sguardo di un bambino. Quante volte c’è presa fame guardandoci Continuavano a chiamarlo Trinità?

Numero 8 – Hachiko. Sì, il cane.

Se esiste un modo per trasmettere l’importanza di chi abbiamo accanto senza darlo per scontato, un adolescente deve vivere quel momento che tutti noi abbiamo azzannato con le lacrime. Nessuno è salvo.

Numero 9 – Magic English!

Ok, forse non proprio Magic English, ma il modo migliore di avvicinarsi all’inglese, è l’ascolto. È sentir parlare un’altra lingua, magari dai nostri “eroi” Disney. In fondo, delle tante idee elaborate dal vecchio Walt, questa era una delle migliori.

Numero 10 – Finali aperti

Vi verrà da ridere, ma questo è l’elemento più importante: dare per scontato che una storia finisca in un modo, trasformi e crei una realtà parallela nella testa di un bambino.
Ah, quindi è così che va se mi muovo in questo modo? Assolutamente no.

E quali sono i vostri 10 must?

Redazione

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