Come ascoltare musica provoca un benessere fisico
Una tendenza comune tra gli uomini è quella di ascoltare o fare musica, senza un reale fine pratico, eppure tutti passiamo dei momenti in cui sentiamo la necessità di ritirarci in noi stessi, mettere su un brano un po’ più “introspettivo”, oppure quando abbiamo bisogno di una spinta in più per aiutarci durante lo sport o per darci la carica giusta mentre si pulisce casa, o ancora quando sotto la doccia si percepisce quella voglia di cantare a squarciagola cercando di seguire il pezzo e, solitamente, sbagliando la maggior parte delle parole riducendole a un “nananà”. Il risultato è che la musica ha degli effetti abbastanza evidenti sul cervello umano, come d’altronde conferma anche la scienza: la musica è una scarica di piacere.
Secondo la ricerca “Life Soundtracks”, condotta dal neuroscienziato Danile J. Levitin, professore alla McGill University di Montreal, quando si ascolta musica viene rilasciata nel cervello la dopamina, il cosiddetto “ormone del benessere”, che agendo sul sistema nervoso simpatico causa l’accelerazione del battito cardiaco. Il cervello è capace di offrire sensazioni amplificate di appagamento e euforia, provocando le stesse fornite da sesso e droga.
La ricezione della musica cambia a seconda dei brani: sono i pezzi che amiamo ad accelerare il battito cardiaco, introducendo un cambiamento poiché viene stimolata una rete di connessioni neuronali che provocano un senso di ebbrezza. Ascoltando una canzone che ci piace si attiva lo stesso meccanismo di ricompensa che si innesca nei tossicodipendenti quando assumono la loro droga preferita. L’eccitamento che ne deriva è tale da far presupporre a Levitin l’esistenza di un centro “sesso, droga e rock and roll” nel cervello
Un fenomeno abbastanza recente è quello di I-Doser, un programma scaricabile da Internet che funziona come emporio di droghe virtuali in formato mp3. Si chiamano “doser”, sono dei file audio che emettono toni binaurali, dei battimenti che vengono percepiti dal cervello quando due suoni con frequenza inferiore ai 1500 Hz e con differenza inferiore ai 30 Hz vengono ascoltati separatamente attraverso degli auricolari. Le onde comprese tra 3 e 30 hertz, gli infrasuoni, frequenze su cui lavora il cervello umano, sono in grado di innescare le più diverse reazioni e sollecitare in maniera intensa l’attività cerebrale, con un effetto rilassante o anche eccitante.
Il programma mette a disposizione due dosi gratutite (Alcohl e Content) dalla durata tra i 25 e i 35 minuti, mentre sul web si trovano altre “droghe” a pagamento. Perché facciano effetto vanno ascoltate in cuffia, ad occhi chiusi, totalmente rilassati.
La musica è davvero l’oppio dei popoli? Riguardo I-Doser c’è chi grida alla bufala, ma intanto su YouTube e tramite altri programmi si può facilmente procurare le dosi desiderate gratis.