Art in Pills: HELP the Ocean a Roma
di Viviana Filippini, in Arte, Blog, del 9 Giu 2018, 15:50
Roma: HELP the Ocean in mostra per svegliare le coscienze
L’installazione di Maria Cristina Finucci a Roma dal 9 giugno al 29 luglio
Dal 9 giugno al 29 luglio a Roma si potrà vedere HELP the Ocean, un’installazione luminosa dell’artista Maria Cristina Finucci. L’opera è stata allestita nella suggestiva ambientazione del Parco Archeologico del Colosseo ai Fori Imperiali a Roma.
HELP ha un intento specifico, quello di ridestare l’umanità sullo stato (non proprio di salute) del nostro pianeta. L’opera è composta da un insieme di gabbioni di rete metallica, rivestiti da un ricamo di sei milioni di tappini di plastica colorati. Il fine è quello di simulare una sorta di ritrovamento archeologico del futuro, che potrebbe dare alle generazioni dei tempi che verranno un segno emblematico, e inquietante, della nostra era contemporanea, ribattezzata a tal fine come l’“Età della plastica”.
Visione. L’installazione vista dall’alto mette in evidenza la sua completa natura, ossia una costruzione composta da quattro lettere che vanno a formare la luminosa parola HELP, visibile anche la sera. Una vera e propria richiesta d’aiuto di un’intera epoca storica, la nostra attuale, conscia del proprio avviato processo di autodistruzione.
“HELP è un grido d’allarme – afferma l’artista, architetto e designer Maria Cristina Finucci – che non si limita alla pur importante questione ambientale, ma pone al centro l’individuo e l’intera vita sul pianeta, in cui l’ambiente è legato indissolubilmente alle risorse naturali, alla salute, all’alimentazione, alla povertà, alle disuguaglianze, ai diritti umani, alla pace”.
HELP è composta da gabbie fornite all’artista dal Gruppo Maccaferri e fa parte del ciclo, iniziato nel 2013 dalla Finucci con la fondazione di un nuovo Stato Federale, il Garbage Patch State, il secondo Stato più vasto al mondo che con i suoi 16 milioni di kmq, che comprende le cinque principali “isole” di plastica presenti negli oceani.
Il progetto è sostenuto da Fondazione Bracco:“Siamo orgogliosi di sostenere questo progetto di altissimo valore culturale e scientifico” – afferma Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco – “Un’installazione straordinaria che sensibilizza il grande pubblico in modo emozionante sul tema drammatico dell’inquinamento causato dai rifiuti plastici dispersi negli oceani. Un tema, quello della promozione della sensibilità e del rispetto verso l’ambiente, di primaria importanza e caro a Fondazione Bracco. Un tema a cui vogliamo dare voce nella convinzione che l’arte possa essere uno strumento di lettura privilegiato per comprendere e approfondire al meglio la realtà globale e i suoi molteplici aspetti”.