Art in Pills e storiuncole: Raffaello e il Cristo benedicente
di Viviana Filippini, in Arte, Blog, del 30 Dic 2018, 11:58
Art in Pills e storiuncole: Raffaello e il Cristo benedicente
Brescia: il Cristo benedicente di Raffaello alla Pinacoteca Tosio Martinengo
La Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia ospita opere che conquistano la vista del visitatore, tra esse il Cristo Benedicente di Raffaello Sanzio.
Il quadro, un olio su tele del 1506 arrivò a Brescia grazie al conte Tosio. Il nobile bresciano era amante dell’arte e nel 1821 comprò dalla famiglia Mosca di Pesaro dei quadri, tra i quali c’era il dipinto di Raffaello. Oggi lo si trova nella pinacoteca cittadina, un vero gioiello di arte attraverso i secoli.
Nella tela si nota come la figura di Gesù sia il fulcro della rappresentazione, perché si impone in quasi tutta la superficie del dipinto. Il paesaggio c’è, ma sono porzioni di ciò che si cela dietro il principale protagonista. Guardando bene lo sfondo, quegli “assaggi” di natura, sono riconducibili alle colline umbre, tanto care all’artista nato a Urbino.
Gesù compare come una figura scultorea, è raffigurato in posizione eretta fino al bacino. Il Figlio di Dio è dipinto mentre sta compiendo l’atto della benedizione con la mano destra alzata. Il busto è compatto, costituito da un’anatomia dalla plasticità perfetta e soda, tipica di un corpo nel pieno della giovinezza.
Si notano sulla pelle bianca, nel fianco destro la ferita al costato e nelle mani le ferite dei chiodi. Segni della Passione.
La figura è coperta da un manto rosso che dalla spalla destra di Gesù arriva alla vita dove gli cinge i fianchi. Un panno caratterizzato da poche pieghe, certe e decise che ammantano la figura.
Il capo di Cristo è circondato dalla corona di spine, mentre il viso giovane dai lineamenti fini e precisi, è incorniciato da una lieve barba. L’espressione è dignitosa, seria ma, allo stesso tempo, dolce.
Interessante la posa utilizzata da Raffello per la figura di Gesù: il contrapposto, nel quale il corpo sembra accennare ad una lieve torsione e si ha la sensazione che la figura carichi tutto il peso su una gamba, mentre la testa è leggermente inclinata.
Per quanto riguarda le tonalità cromatiche e il modellato della figura e dell’ambiente, tutte molto sobrie ed equilibrate, non è difficile individuare una certa assonanza con lo stile sfumato tipico di Leonardo da Vinci.
Di certo il Cristo benedicente di Raffaello alla Pinacoteca Tosio Martinengo a Brescia è uno dei diversi capolavori che potrete vedere visitando il museo, dove potrete lasciarvi cullare dai colori, dalle forme e dai manufatti in esso raccolti. (viviaf)