Art in Pills e storiuncole: il mare di Piero Guccione a Mendrisio

Piero Guccione.La pittura come il mare,in mostra al Museo d’arte Mendrisio dal 6 aprile al 30 giugno 2019

Il mare con i suoi colori, le sue sfumature, i giochi di luci e ombre dati dai riflessi della luce sulla superficie marina sono il cuore della mostra Piero Guccione. La pittura come il mare, in mostra al Museo d’arte Mendrisio dal 6 aprile (inaugurazione ore 17) al 30 giugno 2019.

Passione mare

Guccione, nato nel 1935 a Sicli, in Sicilia, ha visto e osservato per più di quaranta anni il mare. Un guardare costante quella distesa azzurra che gli ha permesso di conoscerne variazioni, sfumature e colori. Per Guccione il mare, protagonista di molte sue opere, non è stato una semplice e immensa distesa di acqua, ma è stato il luogo ideale dove trovare ciò che sono l’anima e i sentimenti dell’uomo.

«Mi attira l’assoluta immobilità del mare, che però è costantemente in movimento», così diceva Guccione del mare e le sue opere sono state concepite proprio su questa affermazione, perché l’artista viveva con passione e desiderio quel guardare il mare in modo costante e continuo, con la consapevolezza di osservare qualcosa che solo all’apparenza sembrava fermo, ma sotto sotto era, e lo è ancora, in costante movimento.

Attenzione nel dipingere il mare

Il mare è quindi il tema amato da Guccione, dipinto in diversi momenti della giornata e dell’anno. Il mare, le sue sfumature di azzurro e blu che spesso si fondono e confondono con il cielo, danno vita a dipinti nei quali il confine tra le due parti non solo è qualcosa di sottile ma, in certi casi, sembra mescolarsi, creando perfetta unione e simbiosi tra le parti. Un esempio è il quadro usato sopra nella copertina intitolato Luna d’agosto, un olio su tela del 2005. In esso, dall’azzurro totale, intravediamo in alto a sinistra la candida luna emergere da un cielo terso, compatto, con un effetto che che dona una sensazione di frescura. Nella parte bassa della tela, il mare lievemente mosso, con la superficie modellata da piccole variazioni di azzurro è in perfetta armonia con il colore del cielo.

Mare, azzurro, luce e spazialità

Il lavoro di Guccione è frutto di un’accurata ricerca che, nel corso degli anni, lo ha condotto a realizzare opere nelle quali il soggetto è sì figurativo, ma l’essenzialità, la nitidezza nelle stesura del colore, la ricerca sulla luce, sui riflessi luminosi sull’acqua e la sensazione di ampia spazialità, di atmosfera rarefatta presente nei dipinti dell’artista, rendono le tele vicine all’astrattismo ma – grazie a piccoli dettagli nettamente figurativi- strettamente realistiche.

Prima mostra post mortem

Quella promossa dal Museo d’arte Mendrisio è la prima retrospettiva post mortem, dedicata a Piero Guccione scomparso lo scorso 6 ottobre nella sua casa in provincia di Modica. Nell’esposizione ci sono 56 opere tra oli e pastelli, realizzati dall’artista dal 1970, per compiere un viaggio alla scoperta del mare attraverso la visione personale del pittore. La scelta delle opere è stata curata dal Museo d’arte Mendrisio con la collaborazione dell’Archivio Piero Guccione.

Pubblicazione

A corredare la mostra un interessante catalogo di 120 pagine, edito dal Museo d’arte Mendrisio, che documenta con fotografie e schede tutte le opere in mostra, corredata dai contributi di studiosi e seguite da apparati riportanti una bibliografia scelta e una selezione delle esposizioni.