Art in Pills: Brescia riapre la Pinacoteca Tosio Martinengo
di Viviana Filippini, in Arte, Blog, del 18 Mar 2018, 11:41
Nella Leonessa d’Italia, dopo 9 anni riapre la Pinacoteca Tosio Martinengo, scrigno di arte e bellezza
BRESCIA. Ci sono voluti 9 anni, ma dal 17 marzo le porte della Pinacoteca Tosio Martinengo hanno riaperto i battenti per ridonare i propri capolavori a Brescia e ai turisti che vorranno visitare la città.
Il museo è uno dei fondamentali punti di riferimento per l’arte bresciana e nazionale, nel quale sono inclusi i capolavori di Raffaello, Lorenzo Lotto, Luca Giordano, Vincenzo Foppa, Giacomo Ceruti, Paolo Veneziano. Non possono mancare le opere dei tre grandi maestri della scuola bresciana del Cinquecento: il Moretto, Giovanni Gerolamo Savoldo e il Romanino.
Ad esaltare la qualità delle opere e il loro valore artistico ci pensano le stanze rimesse a nuovo, con le pareti di colori sgargianti e luminosi che valorizzano al meglio i dipinti e le sculture esposte nella collezione.
Durante il periodo dei lavori una parte delle opere presenti nella Galleria Tosio Martinengo è stata esposta al Museo di Santa Giulia, ma ora le tele, e non solo quelle, torneranno nella loro collocazione originaria della Pinacoteca in piazza Moretto (non ci si può sbagliare vista la statua dedicata al pittore stesso), riaperta grazie al considerevole impegno del Comune di Brescia, della Fondazione Brescia Musei, con il contributo di Fondazione Cariplo.
21 sale espositive nelle quali il visitatore potrà compiere un vero e proprio viaggio temporale nell’arte, passando dall’arte gotica cortese fino alla pittura del 17esimo secolo, facendo tappa nel Rinascimento e Manierismo.
Non solo dipinti, ma anche sculture e teche con esposti oggetti di arte decorativa come vetri e smalti e, tra le novità una selezione di opere dell’800, con gli autori amati dal collezionista Paolo Tosio.
(Nella foto il Cristo benedicente, di Raffaello Sanzio, un olio su tavola del 1506, acquistato dal conte Tosio nel 1821, a Milano dalla famiglia Mosca di Pesaro. Un’opera con il mezzo busto plastico e scultoreo del Cristo in atto di benedire i fedeli).