Apple Music già sotto inchiesta
Pochi giorni dopo aver annunciato il suo servizio di musica streaming, Apple Music è già finita sotto inchiesta.
Secondo il procuratore generale di New York e Connecticut, ci sarebbe il rischio che il servizio possa arrivare a dominare tutto il mercato musicale, anche attraverso accordi illegali con le major discografiche.
In particolare, sarebbe sotto controllo la modalità con cui Apple cerca l’accordo con etichette musicali come Warner, Sony e Universal. Il timore è che l’azienda della Silicon Valley stia facendo pressione sulle maggiori etichette musicali, affinché abbandonino i servizi gratuiti e sostenuti dalla pubblicità come Spotify e Deezer per dare spazio al proprio progetto.
“L’attuale concorrenza sta portando i consumatori ad ascoltare la musica in modo diverso rispetto al passato” spiega Matt Mattenthal, il portavoce del ministro della Giustizia di New York, “per preservare questi vantaggi, è importante assicurarsi che il mercato continui a svilupparsi in modo libero da ogni pratica di tipo anti-concorrenziale”.
Il gigante Universal, che si è visto recapitare una lettera dal Procuratore generale, ha negato ogni accusa, affermando di non aver stipulato alcun accordo con Apple che possa ostacolare i servizi di musica streaming pre-esistenti.
Apple Music che sarà disponibile dal 30 giugno, offrirà un abbonamento di 9,99€ al mese per l’account singolo e di 14,99€ al mese per il pacchetto famiglia. I prezzi sono quindi identici a quelli. Rispetto a Spotify, l’abbonamento singolo ha un prezzo identico, mentre quello “Family” di Apple Music costa molto meno: 14,99€ contro 29,99€ al mese.
Edoardo Ridolfi
Edoardo Ridolfi, nato a Gualdo Tadino (Pg) nel 1993. Diplomato al Liceo Scientifico; ha conseguito la laurea triennale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia. Attualmente sta svolgendo l’iter per prendere il tesserino da giornalista pubblicista. Collabora come giornalista e fotografo con testate cartacee e online diverse.