Ai giovani non piace più il cinema
di Michela Conoscitore, in Cinema, del 26 Ott 2015, 11:00
Giovani e cinema, un binomio non più così indissolubile. Il dato emerge dal Rapporto Giovani commissionato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo. Ad influire, vari fattori e non si può negare che lo streaming online, legale o pirata, si è andato ormai a sostituire per i più giovani alla magia della sala buia. Quella di oggi è una generazione tutta bit, diversa dalla lontanissima beat generation che il cinema lo frequentava e lo utilizzava per far sentire i proprio ideali. Su un campione di 1500 giovani, nati tra il 1982 e il 1994, ben il 20,4% di loro scarica i film illegalmente da internet, mentre il 43,2% preferisce la visione dei film sulla televisione generalista. E il dispositivo più usato per la visione dei film è lo smartphone: un dato schiacciante, il 79,4% .
Cosa è cambiato? Oltre la sovrabbondanza di offerte digitali, legali o meno, ad influire maggiormente sull’allontanamento dei giovani dal cinema è il ‘caro biglietto’: sette giovani su cento hanno dichiarato di non andarci mai, mentre solo il 26,1% frequenta le sale. Il problema è più sentito al Nord (51%), e nella scelta su dove recarsi preferiscono i multisala, per avere una scelta più ampia (70,6%), mentre le piccole sale soffrono la mancanza di pubblico e sono quelle che ne pagano più le spese: sono frequentate solo dal 15,2% dei ragazzi.
Dal rapporto emerge anche un altro dato interessante: poter decidere quando iniziare e quando stoppare la visione del film, altra caratteristica essenziale per i ragazzi che, consequenzialmente, preferiscono la visione in streaming dal computer di casa o da uno smartphone.
Quali sono i film che portano al cinema i ragazzi? Dopo essersi informati prevalentemente online (58,6%), i giovani scelgono soprattutto film americani (61,5%), infatti, sono solo tre i film italiani che compaiono nella top ten dell’Anica nel 2014: Un boss in salotto, Il ricco il povero e il maggiordomo e Sotto una buona stella. Le commedie sono il genere preferito dal pubblico giovanile (25,7), seguito dai thriller (18,6%). Il genere sentimentale interessa prevalentemente le teenager, e se ci spostiamo al cinema d’autore, dalla maggior parte dei giovani è ritenuto un genere di nicchia, riservato ai cineforum quasi in via d’estinzione. Ad influire sulla scelta più la trama (59,3), che gli attori: gli interpreti, per quanto famosi e amati, incidono solo per il 17,1%.
Quante volte, al cinema, vi sarà capitato di essere disturbati dalle indiscrete luci di smartphone, sempre accesi, e chiacchierate moleste durante la visione del film: è il nuovo modo di fruizione dei film, almeno per la gioventù odierna. La magia della sala silenziosa e delle immagini che scorrono sul grande schermo non è più sentita. E non rimane altro da fare che diffondere, promuovere e tramandare il più possibile questo piacere, quell’emozione come diceva Federico Fellini, che non si può interrompere. O quasi.
Michela Conoscitore
Pugliese, classe 1985. Laureata in Lettere Moderne, con un master in giornalismo cartaceo e radiotelevisivo. Ha collaborato, nel settore Cultura e Società, in una redazione giornalistica della provincia di Foggia. Da sempre, esprime l’amore per la scrittura, raccontando storie e descrivendo avvenimenti. La semplicità è il suo principale obiettivo, che cerca di perseguire affinché, ciò che scrive, arrivi a tutti. Grande appassionata di cinema e serie TV, da due anni posta recensioni sul suo blog, Incursioni Cinemaniache. Ma non si ferma qui, perché il vero giornalista è un curioso a tutto tondo.