‘Surrender’: arrendersi per un classico dei millennial dei Chemical Brothers
Surrender”, un album contenente alcune delle loro canzoni più amate, ha trovato i Chemical Brothers all’apice delle loro forze.
Dopo Exit Planet Dust del 1995 e Dig Your Own Hall del 1997, tutti gli occhi si sono rivolti al gruppo crossover britannico The Chemical Brothers. Sulla base del loro lavoro collaborativo e orchestrale, è stata un’altra ora di forte elettronica, culminata in alcuni dei loro numeri più amati e che ha ottenuto il successo e l’acclamazione della critica. Classifiche internazionali.
Tutto, dalle vibrazioni electro della pulsante e giocosa apertura in codice Morse Music: Response, al suo filtro vorticoso che va dritto alla risposta fisica desiderata, è di altissimo livello. Segue “Under The Influence”, con la sua atmosfera da magazzino bleepy dei primi anni ’90, i suoi flussi e riflussi e la sua bassline distruttiva, come parte della sua prova in duo della serie Electronic Battle Weapon, che un anno prima ( un altro mix) ha debuttato sul Pista da ballo.
Questo doppio atto di apertura, con Bernard Sumner dei New Order e Bobby Gillespie dei Primal Scream alla voce, è una sorta di drammatica preparazione per la collaborazione di più alto profilo dell’album. Il brano di Sumner è sempre un evento, una pietra miliare, un’esplosione fiammeggiante e un “fuori controllo” aggressivo, che offre il brano hi-NRG degli anni ’80 di Bobby Orlando “She Has A Way” a una nuova generazione. Catturando l’uso perfetto degli strumenti a sua disposizione, Kems, Sumner riassume l’energia frenetica delle imminenti celebrazioni del millennio; il brano, pubblicato come singolo, ha attirato anche il remix del leggendario DJ britannico Sasha.
Ancora una volta rinfrescato.
Dopo il pitch-bend, il funky graffiante di “Orange Wedge”, la psichedelica “Let Forever Be” ha visto il ritorno di Noel Gallagher degli Oasis. Ha dato seguito alla sua collaborazione di successo con i Brothers su “Dig Your Own Hole” da “Setting Sun”, dimostrando che possono sfondare nel mainstream insieme agli affidabili Club Feel. L’influenza dei Beatles si riversa nella sezione iniziale moderatamente pigra di “Sunshine Underground”, il brano di spicco di Surrender. Campionando un riff di chitarra leggermente secolare dalle produzioni Music Library di James Usher, il brano si evolve infine in una drum ‘n’ bass in continua evoluzione, intervallata da percussioni energiche, delicati finger cymbals e tasti circolari che esplode in un’epopea alimentata. La rinnovata psichedelia dell’album precedente viene leggermente ravvivata, ma una volta rinnovata
Si sfuma nel totemico e canticchiante singolo di successo “Hey Boy Hey Girl”, con il suo basso rotolante e il gancio torreggiante della ricerca Tomorrow’s World-esque “Got Glint?”. Il brano si basa sulla precedente e intensa hit big beat del duo, catturandone l’energia in un nuovo stampo e preannunciando chiaramente l’era dell’irresistibile e croccante hip-hop dei DJ superstar. -Diffondere l’interruzione. (La maggior parte dei lati B di Surrender erano brani nuovi piuttosto che remix, ma i Soulwax riuscirono in seguito a migliorare questo classico per gli anni ’00). ‘Dream On’ conclude l’album con una ninnananna acustica, con il contributo strumentale e vocale di Jonathan Donahue dei Mercury Rev, stelle nascenti del rock americano.
I Chemical Brothers Hey Boy Hey Girl Surrender Reissue < span> sfumano nel totemico e ronzante singolo di successo ‘Hey Boy Hey Girl’, con la sua bassline sbarazzina e l’imponente hook in stile Search Tomorrow’s World ‘Got Glint? Hey Boy Hey Girl”. Il brano si basa sulla precedente e intensa hit big beat del duo, catturandone l’energia in un nuovo stampo e preannunciando chiaramente l’era dell’irresistibile e croccante hip-hop dei DJ superstar. -Diffondere l’interruzione. (La maggior parte dei lati B di Surrender erano brani nuovi piuttosto che remix, ma i Soulwax riuscirono in seguito a migliorare questo classico per gli anni ’00). ‘Dream On’ conclude l’album con una ninnananna acustica, con il contributo strumentale e vocale di Jonathan Donahue dei Mercury Rev, stelle nascenti del rock americano.
Chemical Brothers Hey Boy Hey Girl Surrender Reissue Dissolvenza nel totemico e ronzante singolo di successo “Hey Boy Hey Girl”, con una leggera linea di basso e il gancio torreggiante di “Got Glint?”, in stile Search Tomorrow’s World. Il brano si basa sulla precedente e intensa hit big beat del duo, catturandone l’energia in un nuovo stampo e preannunciando chiaramente l’era dell’irresistibile e croccante hip-hop dei DJ superstar. -Diffondere l’interruzione. (La maggior parte dei lati B di Surrender erano brani nuovi piuttosto che remix, ma i Soulwax riuscirono in seguito a migliorare questo classico per gli anni ’00). ‘Dream On’ conclude l’album con una ninnananna acustica, con il contributo strumentale e vocale di Jonathan Donahue dei Mercury Rev, stelle nascenti del rock americano.