Un mese di bontà: l’evento letterario più provocatorio dell’anno

un mese di bontà

La Lungimiranza non è altro che la capacità di saper intravedere un beneficio a lungo termine nonostante questo possa richiedere un sacrificio nell’immediato. Il concetto è piuttosto semplice, ma sembra essersi perso nel polverone di un contemporaneo che si esprime nel tempo di un like.

A fare le spese di questa grave lacuna non saranno, necessariamente, le future generazioni, ma noi stessi. Noi, che in cambio di una domenica in spiaggia piuttosto che alle urne, preferiamo condannare le spiagge di domani a scempi ambientali.

Una risposta provocatoria alla mancanza di lungimiranza arriverà il 7 maggio a Roma dal collettivo artistico DustyEye, in collaborazione con gli anonimi Chi semina Libri, Raccoglie Tempesta, che insieme hanno organizzato Un Mese di Bontà, l’installazione davanti a cui ognuno sarà costretto a prendere una decisione: infrangere una teca in vetro per appropriarsi di una banconota da cinque euro contenuta al suo interno o attendere trenta giorni per vedere distribuiti in quello stesso luogo cento testi di autori immortali. Nessuna anticipazione sui nomi degli scrittori scelti, ma nel pannello si intravede qualche viso familiare. Tra questi Twain, Swift, Cervantes, Adams, London e Vonnegut.

DustyEye - Un Mese di Bontà 1

Il progetto è interamente realizzato e promosso senza l’ausilio di sponsor o sovvenzioni, perché l’unica protagonista deve essere la lungimiranza. Un traguardo che possiamo sperare di raggiungere solo conoscendo a fondo noi stessi e il pensiero che ci ha preceduti. Siamo “nani sulle spalle dei giganti”, ma l’ascesa è gravosa e richiede impegno. Quindi, quale miglior sfida se non regalare letteratura in un’Italia dove la media dei libri pro-capite è inferiore ad un testo all’anno. I DustyEye motivano così la necessità di leggere di più:

“Leggere richiede tempo, quando si apre un libro si sa che parte delle ore della nostra vita saranno dedicate a quelle pagine. Un atto lungimirante. Inoltre, i libri sono gli unici oggetti magici conosciuti, capaci di trasportare un’idea oltre il tempo e lo spazio. Abbiamo la fortuna di essere preceduti da pensatori, che nell’arco della loro vita hanno avuto la gentilezza di lasciare tracce eterne del loro passaggio. Quasi a spianaci la strada evitando d’inciampare negli stessi passi falsi della loro epoca. Autori che riescono a parlare dell’uomo tanto Lupo quanto Buon Selvaggio, ma costantemente uguale a se stesso. Invece, troppo spesso ci si spegne davanti a finte realtà di finte celebrità, su finte isole. Si può fare meglio.”

A difendere l’installazione per la prima giornata sarà ospite Rick DuFer, il filosofo dell’agorà digitale che ha scelto YouTube per promuovere il Pensare, riscuotendo moltissimo successo tra un pubblico senza età.

Il 7 maggio nel parco di Villa Borghese, presso la statua di Goethe (un caso?), siamo quindi tutti invitati dai DustyEye a metterci alla prova.

Redazione

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