Una notte e più in libreria
Le librerie per noi lettori sono posti magici, sono rifugi dentro cui nascondersi per qualche ora per scappare dalla vita di tutti i giorni.
La maggior parte dei lettori farebbe follie pur di realizzare il loro desiderio di lavorare in libreria e se ci si potesse anche dormire dentro? Se fosse possibile non solo lavorarvi ma anche viverci dentro?
La “Shakespeare & company” è una famosa libreria situata a Parigi, all’ombra della cattedrale di Notre Dame, in attività fin dal 1951. La libreria è gestita dalla famiglia americana Whitman ed oltre a vendere libri, permette anche ai lettori di noleggiarli, come in biblioteca.
Questo posto è conosciuto in tutto il mondo letterario non solo per il suo aspetto pittoresco ma anche per il fatto che di lì sono passati numerosi scrittori quali Allen Ginsberg e William S. Burroughs. La cosa più affascinante di questa libreria, però, è il fatto che molto spesso George Whitman, il proprietario, invitava gli scrittori di passaggio a dormire tra gli scaffali ricolmi di libri. La libreria, così, dava rifugio non solo a centinaia di opere letterarie ma anche ai loro creatori. Che fossero scrittori affermati o aspiranti autori, tra le mura di “Shakespeare & company” potevano trovare un ottimo rifugio.
Con il tempo, non solo questa tradizione non è venuta meno, ma è stata rivoluzionata, in quanto, i Whitman, oggi offrono la possibilità non solo agli scrittori ma anche ai lettori di dormire su materassi tra gli scaffali della libreria.
I patti per poter dormire in libreria sono semplici, basta aiutare a gestire il negozio per due ore, leggere un libro al giorno e, prima di andare via, lasciare il segno del proprio passaggio, scrivendo in una pagina del libro delle presenze una breve autobiografia.
Le persone che si avvalgono di questo speciale servizio, vengono chiamate “Tumbleweeds” e il motivo lo spiega il proprietario:
“Diverse milioni di persone entrano dalla nostra porta, come balle di fieno nel vento, e poi vanno via, la loro innocenza persa, come liberi cittadini del cosmo. Siamo tutti viandanti senza tetto, in qualche modo.” ― George Whitman
I pernottanti hanno accesso anche alle docce ubicate sul retro del negozio, i pasti però sono a parte, non se ne occupa la libreria ma gli ospiti stessi.
Questa iniziativa è nata e si è evoluta non solo per avere un aiuto in libreria, ma anche per accrescere lo spirito artistico delle persone, a cui viene data anche la possibilità di elaborare i propri pensieri su una macchina da scrivere.
Più di 30.000 persone sono passate a pernottare in questa affascinante dimora e molte altre vi passeranno, lasciando un segno tra gli archivi stracolmi, a testimonianza che la “Shakespeare & company” non è solo un negozio inanimato ma un posto pieno di vita ed emozioni.
Sfortunatamente, a causa dei problemi parigini, ora non è molto sicuro recarsi nella capitale, speriamo solo che tutto possa risolversi per il meglio così, magari, una notte in libreria possiamo farcela tutti.
Claudia Bergamini
Claudia Bergamini, nata il 29/03/1993 in provincia di Modena. Gestore delle pagine “Toglietemi tutto, ma non i miei libri” Appassionata di libri, recensore e scrittrice nel tempo libero. Collaboratrice di numerose case editrici e scrittori emergenti e non.
Io credo che una libreria sia il posto più accogliente del mondo e potendoci lavorare e vivere dentro, mi allontanerei pochissimo.