#editoridelmese Intervista a Exòrma Edizioni
Cari Amici, dopo l’intervista a Marcos Y Marcos, è il momento di presentarvi il secondo editore in evidenza questo mese. Exòrma Edizioni offre un catalogo di qualità che vi faremo scoprire con qualche titolo mirato nelle prossime settimane.
Qui di seguito trovate l’intervista all’editore Orfeo Pagnani.
Come è nata la vostra casa editrice?
Il varo di Exòrma (dalla radice di un verbo greco: mollare gli ormeggi) avviene tra il 2009 e il 2010, da un progetto più ampio di editing, redazione e progettazione grafico-editoriale, invocando la protezione di Joshua Slocum, il navigatore solitario. Lui la racconta così: «Avevo deciso di fare un viaggio attorno al mondo e, poiché il 24 aprile 1895 il vento era favorevole, salpai l’ancora a mezzogiorno […]». Dal libro Sailing Alone Around the World
Quante collane comprende il vostro catalogo? Quali generi letterari trattate?
Il progetto Exòrma è legato fortemente alla dimensione del viaggio. Il viaggio come esplorazione individuale, scatola delle meraviglie, libertà dell’esperienza, occasione di incontro e di approfondimento, accesso al contemporaneo, necessità della scoperta. Quelle dei “luoghi” e dello spazio sono dimensioni che pervadono in modi diversi gran parte della nostra produzione, una trama sottesa.
Nella collana “Scritti Traversi”, la nostra ammiraglia, il viaggio è un elemento trasversale che chiama in causa antropologia, cultura del sociale, attualità, arte, fotografia… Sono “traversi”, per continuare con la metafora marinaresca, perché tracciano una rotta obliqua e navigano “al traverso” col vento fresco. In realtà, intendono mettersi “di traverso” non soltanto i libri di questa collana, ma anche tutti gli altri, quelli di narrativa, nella collana “quisiscrivemale” che cerca di trovare un rimedio all’agonia della prosa, quelli di divulgazione, di arte contemporanea, i nostri reportage narrativi sull’attualità, la geopolitica e i temi sociali: provano a sbarrare il passo se possibile ai luoghi comuni, all’omologazione dei contenuti, alle strettoie dei generi.
Come dice Paolo Morelli, autore di “Né in cielo né in terra”, in una sua provocatoria chiamata alle armi: “Ai pochi coltivatori di prose rimasti ci rivolgiamo, ai delinquenti (in senso etimologico)…” “Servono quindi: prose ad Alta Dedizione; prose con dentro quasi solo un sentimento del dare e basta; libri di cui si può leggere anche la fine senza che nessuno protesti perché gli si rivela il finale; libri che vanno avanti pagina dopo pagina per un po’, poi non gli va più, si fermano sul più bello e non c’è modo di convincerli perché sono testardi come muli, e come i muli quasi scomparsi…
Teniamo poi molto alla collana I viaggi senz’auto, dove andiamo a esplorare città e luoghi più nascosti e interessanti delle nostre regioni insieme a un esperto di mezzi pubblici e un esperto di enogastronomia. Presto uscirà per questa collana Sicilia Express, un viaggio in Sicilia utilizzando solo le linee ferroviarie, anche quelle secondarie, che ci farà conoscere dei veri gioielli di quella terra.
Come scegliete le vostre copertine?
Considero la copertina del libro un varco. Non è l’involucro ma una promessa da mantenere.
La sinergia con un titolo giusto, poi, è determinante.
Che un libro riesca a farsi notare in un panorama generale piuttosto appiattito e devitalizzato è un successo. I lettori si aggirano rassegnati tra le merci senza progetto che aspettano solo di essere consumate e quando trovano un libro “onesto” lo riconoscono, lo apprezzano e lo consigliano. E per questo costruiamo le copertine in base alle suggestioni del libro, abbiamo un progetto grafico che ho ideato quando ho fondato la casa editrice insieme a Maura Sassara. Poi di volta in volta ci rivolgiamo a illustratori o creativi che riteniamo adatti per il libro che stiamo lavorando. Questo perché riteniamo che ogni testo sia unico e vada trattato in modo differente anche nella sua veste grafica.
Per esempio per il libro La balena di piazza Savoia avevamo visto delle opere di un illustratore che avevamo apprezzato molto e al momento di realizzare l’immagine di copertina ci siamo rivolti a lui perché il suo lavoro ci sembrava perfettamente in linea con le intenzioni e l’anima del testo e in effetti funziona molto bene. In un altro caso, per Dopo il diluvio che uscirà a maggio per la nostra collana quisiscrivemale l’immagine di copertina è dello stesso autore del libro, Leonardo Malaguti. Le copertine di “quisiscrivemale” evitano di essere didascaliche, aspirano ad avere la struttura di un testo e soprattutto a stimolare una relazione empatica.
Come selezionate gli autori?
Prendiamo in considerazione tutti i testi che arrivano nelle nostre mani: invii spontanei e segnalati dalle agenzie letterarie; se affini al nostro piano editoriale, vengono letti e valutati. Siamo noi poi a muoverci verso quegli autori che – grazie anche al lavoro delle riviste letterarie e dei festival – abbiamo modo di rintracciare e apprezzare. Scegliamo con autentica curiosità e attenzione autori e temi, privilegiando la qualità della scrittura.
Perché un lettore dovrebbe scegliere uno dei vostri titoli? I tre aggettivi di Exòrma Edizioni.
Indipendenti, coraggiosi e di qualità. Forse sembro presuntuoso ma l’indipendenza, il coraggio e la qualità sono gli aspetti necessari per non cedere all’omologazione che sta dilagando nel mondo editoriale e non. È quello che cerchiamo di costruire con le nostre collane e il nostro progetto editoriale
Troverete un’ampia scelta del catalogo dell’editore presso la nostra Libreria Cultora a Milano in via Lamarmora 24, metro Crocetta, fino al 15 Maggio. Vi aspettiamo!