Web Poet’s Society: da Instagram a Tumblr la poesia si legge online
“Dal giorno in cui egli seppe leggere fu Poeta, e d’allora appartenne alla razza sempre maledetta dalle potenze della terra…”
Dimentichiamo l’immagine tipicamente romantica del poeta maledetto, evocata nel 1832 da Alfred de Vigny in Stello, il cui talento sembrava apportare come conseguenza diretta l’incomprensione e l’asocialità.
Si direbbe che oggi i poeti, trovando il massimo consenso sui social network, si stiano godendo una rivalsa sociale avanzata direttamente dal popolo che porta la poesia a un livello meno aulico, più accessibile e, di conseguenza, più facilmente apprezzabile.
Un esempio lampante è Tyler Knott Gregson , copywriter, fotografo e poeta americano che, pubblicando i suoi haiku su Instagram e Tumblr e grazie ai suoi 560.000 followers, negli ultimi anni è diventato un caso editoriale. Il libro di poesie di Gregson, Chasers of the Light, piace molto, tanto che è diventato un bestseller nazionale e conta più di 120.000 copie in stampa mentre il secondo libro, All the Words Are Yours, avrà una prima tiratura di 100.000 copie. Ma Gregson non è l’unico dei nuovi poeti digitali, secondo Nielsen tre dei dieci libri di poesie più venduti nel paese sono di autori che hanno avuto la capacità di accumulare followers su Tumblr e Instagram, tra cui Milk and Honey di Rupi Kaur e Memories di Lang Leav, che dichiara: “Non so cosa mi sia preso pubblicando online le poesie, dato che alcune erano molto personali. Ma sono stati di grande impatto e le persone hanno iniziato a condividerle sui social media.” Complice del successo, forse, anche la condivisione su Instagram da parte di una delle sorelle Kardashian che vanta 35 milioni di followers.
Secondo il New York Times, il fascino di questi poeti prêt-à-porter vivrebbe nel “sapore rozzo dei loro versi che spesso leggono come se fossero strappati dalle pagine di un diario”. La poesia americana, dopo un calo del 6,7% nel 2012 e del 12% dal 2002, sembra che si stia risollevando proprio grazie a questo nuovo modo di fare poesia che coincide con un nuovo modo di concepire l’arte in generale, popolare e di impatto immediato, che non si traduce necessariamente in una pochezza di significato.
Federica Colantoni
Federica Colantoni nasce a Milano nel 1989. Laureata in Sociologia all’Università Cattolica nel 2013, pochi mesi dopo inizia il percorso di formazione in ambito editoriale frequentando due corsi di editing. Da dicembre 2014 collabora con la rivista online Cultora della quale diventa caporedattrice. Parallelamente pubblica un articolo per il quotidiano online 2duerighe e due recensioni per la rivista bimestrale di cultura e costume La stanza di Virginia.