Venti scuse per continuare a comprare libri senza sentirsi in colpa
Se siete lettori compulsivi, saprete cosa significa entrare in libreria per curiosare e uscirne carichi di libri. Chi scrive ha imparato a stare lontano dalle librerie se sa di non voler comprare qualcosa, specialmente quando la pila di libri da leggere è già consistente. Eppure, in un modo o nell’altro, si finisce sempre per aggiungere qualche titolo. Ormai considero la mia pila sempre con almeno un paio di asterischi, ovvero quei due titoli che, per qualche ragione o istinto, saranno comprati e letti saltando la sequenza prefissata. È un male comune tra i “lettori forti”, quel gruppo leggendario che sostiene quasi da solo l’editoria italiana. Alcuni definiscono questa tendenza ad acquistare – e leggere – libri in modo sconsiderato una dipendenza, una definizione che pare colpevolizzare lo sperpero di denaro di noi lettori compulsivi. L’idea è così radicata da generare una serie di scuse, individuate da un sito spagnolo e riassunte in venti punti, che sembrano essere usate per giustificare gli acquisti ingiustificati.
- Non vorrei comprarlo adesso, ma lo farò sicuramente in futuro, quindi se lo compro adesso non cambia niente.
- Non è denaro buttato, è un libro! (variante sul tema: Non è denaro buttato, è cultura!)
- Costa quanto un caffè! (detto soprattutto di e-book, per le versioni cartacee sostituire con un cibo o bevanda appropriata)
- Sto comprando in una libreria indipendente, è un’azione da bravo cittadino. (Serve anche per espiare i peccati commessi comprando su Amazon e altri megastore digitali)
- Lo compro per lavoro. (Quale scienziato non giustificherebbe la lettura di Asimov con il lavoro?)
- Lo compro in lingua originale, così miglioro il mio inglese/francese/tedesco/etc.
- È di un autore esordiente ma è molto bravo, è importante che venda.
- È un’edizione economica.
- Costa solo 10 euro? Pensavo fosse il doppio…
- Ho una gran voglia di leggerlo… (detto di un autore e un libro sconosciuti, scelto casualmente da uno scaffale)
- Non ho altri vizi.
- È il mio scrittore preferito!
- È un editore indipendente. (Vedi punto 4)
- È un grande classico/un autore sconosciuto/un libro rivalutato.
- Dopo una settimana così dura mi merito un regalo.
- Questa libro è la conclusione perfetta di una settimana meravigliosa.
- È perfetto per il compleanno di – inserire nome (il suo compleanno è lontano molti mesi, ma tant’è, non vorrete per caso regalare un libro senza aver controllato che sia bello?)
- Devo comprare qualcosa da leggere durante il viaggio in treno/aereo.
- Mi hanno rimborsato dei soldi/ho trovato dei soldi in un cassetto. (due o tre euro, il ritrovamento va festeggiato spendendo il triplo per un tascabile)
- Sono un giornalista/blogger che scrive di libri, comprarli è importante quanto pagare la connessione internet.
Credo di averle usate tutte in vari momenti. Voi quali avete usato?
Redazione
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