Quando l’arte si sposa con la meditazione: Yoga in Pilotta a Parma

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Lo Yoga nei musei è un’accoppiata vincente. Ne sanno qualcosa a Parma, Museo della Pilotta. Dopo il grande successo dei mesi scorsi, da gennaio è partita di nuovo l’iniziativa Yoga in Pilotta, che prevede sessioni di meditazione all’interno del museo. Il nuovo ciclo di incontri sarà più ampio e durerà fino a primavera.

Il direttore Simone Verde spiega con le sue parole il punto focale di questa iniziativa.

“Siamo molto soddisfatti dell’esito positivo del primo ciclo di incontri dedicato allo yoga al museo inserito nel ricco calendario di attività dell’Autunno in Pilotta. L’entusiasmo dimostrato dal pubblico e i numerosi apprezzamenti manifestati ci hanno incoraggiato a proseguire la collaborazione messa in campo con l’Associazione coordinamento degli insegnanti di yoga che ringraziamo per la generosa disponibilità che ci ha consentito di attivare il progetto, aggiungendo per il 2018 diversi altri appuntamenti.

Un museo deve essere un luogo nel quale le radici devono essere messe in discussione, non semplicemente proposte ai cittadini in maniera acritica ed è per questo è fondamentale che i musei siano dei musei partecipativi. In un museo partecipativo che elabora una nuova identità in funzione delle proprie esigenze, delle proprie aspirazioni e della propria creatività c’è posto anche per soggetti privati, per l’associazionismo, per imprese e per tutti coloro che nella sfera sociale partecipano a questa reinvenzione quotidiana della nostra società e della nostra cultura”.

Saranno dieci gli appuntamenti, a cadenza settimanale ogni sabato mattina, fino al 24 marzo.

Le lezioni si svolgeranno presso la galleria, in mezzo ai capolavori straordinari del patrimonio della Pilotta. Ci saranno diversi maestri e insegnanti che si alterneranno per dare un’ampia panoramica di pratiche e tecniche meditative, creando una sorta di ponte con alcune opere debitamente selezionate per i chiari riferimenti alla natura, alla spiritualità e al mondo simbolico. Dopo le sedute, tali opere saranno oggetto di spiegazione dai tecnici del museo.

I corsi saranno aperti a tutti, come ricorda il direttore: “Abbiamo voluto che la partecipazione fosse aperta a tutti e non solo a chi già pratica lo yoga, per offrire la possibilità di avvicinarsi al museo da un punto di vista nuovo, attraverso una esperienza di arricchimento culturale in grado di favorire anche il benessere e la crescita personale”.

Se siete amanti dell’arte e della meditazione, non fatevi scappare questa opportunità, che può far riscoprire capolavori e soprattutto anche se stessi.