Noi siamo Francesco, basta l’amore per abbracciare la vita
Esce oggi nelle sale Noi siamo Francesco, secondo film della regista toscana Guendalina Zampagni. Presentato al Bifest di Bari lo scorso marzo, il film è il tenero resoconto di una vita diversa, vissuta da un ragazzo che però ha gli stessi desideri, sogni e speranze dei cosiddetti ‘normali’. Francesco ha ventidue anni, vive a Bari e frequenta l’università con l’amico Stefano. Quando durante una lezione, conosce Sofia, comprende cosa vuol dire amare davvero. Francesco però ha un problema: nonostante la vitalità e la sua irresistibile ironia, è disabile. Nato senza arti superiori, Francesco ha imparato ad usare piedi e gambe come ‘braccia’ sostitutive. Circondato dall’affetto della madre, interpretata da una magnifica Elena Sofia Ricci, e dall’amorevole tata Mariolina De Fano, il ragazzo ha comunque vissuto una vita piena e soddisfacente. Anche se riguardo all’amore, farlo, darlo e riceverlo, Francesco non ha maturato una grande esperienza. Dopo aver conosciuto Sofia, vuole provare ad abbracciarlo quel sentimento, in ogni sua sfumatura. Così mamma Grazia e l’amico Stefano si ‘alleano’, perché credono che negare un momento importante della vita a Francesco significhi relegarlo davvero ad un’esistenza a metà.
“Attraverso testimonianze vere di ragazzi disabili ho maturato questa storia, e le difficoltà che la madre del nostro film incontra nell’aiutare il figlio ad avere una vita intima autonoma e soddisfacente sono tratte da testimonianze vere”, racconta la regista Zampagni, “sono certa inoltre, nonostante la ‘crudezza’ dell’argomento, che questa storia sia piena di amore, vitalità e di leggerezza, e con un po’ di presunzione ritengo che sia anche necessaria. L’ironia inaspettata dei disabili che ho incontrato lavorando lungamente a questo progetto mi ha dato il coraggio e la certezza che dopo il primo impatto di disagio quello che sarebbe rimasto fondamentalmente guardando il film sarebbe stato semplicemente il banale fatto che siamo tutti, qualsiasi sia la nostra condizione fisica, pieni delle stesse paure e degli stessi desideri e che la storia di Francesco, il mio protagonista che è nato senza gli arti superiori, potrebbe essere benissimo quella di un ragazzo normale. Naturalmente io credo molto in questa storia, come non potrei, avendola pensata, scritta e diretta, e vorrei aggiungere che in fondo ho semplicemente raccontato una storia d’amore”.
Un cast che mescola volti conosciuti, Paolo Sassanelli, Mariolina De Fano ed Elena Sofia Ricci, e nuove promesse come il protagonista Mauro Racanati e Gabriele Granito, l’amico Stefano. Racanati, che non è realmente disabile, offre una grande prova recitativa e del suo personaggio dice: “Francesco è un ragazzo che ha tanta voglia di vivere e tanta voglia di innamorarsi. Lui ha gli stessi problemi di un ragazzo con le braccia, gli stessi, identici. La stessa leggerezza, e la stessa pesantezza”. Mentre, la Ricci parla del suo ruolo: “La Zampagni è riuscita a raccontare con naturalezza e con uno sguardo felice un tema così delicato e mi ha dato la possibilità di interpretare una madre sensibile, ma al tempo stesso forte nel suo difficile ruolo, un personaggio che non ha paura di sbagliare, di contraddirsi, di amare e proteggere il figlio, fino al limite di dimenticarsi di se stessa, di dimenticare di amarsi e proteggersi a sua volta”.
Durante i suoi incontri con i ragazzi disabili che hanno contribuito, con le loro esperienze, a far nascere il personaggio di Francesco, la regista Zampagni afferma: “Ci preoccupiamo di insegnare ad un soggetto disabile a prendere l’autobus, ad usare i soldi o a vestirsi da solo, ma ben poco ci occupiamo della sua sessualità, cercando di capire se ne abbia presa coscienza, se abbia interiorizzato le potenzialità, se abbia compreso i limiti. Una cosa mi ha colpito: si era venuti per parlare di sessualità ma, man mano che la discussione procedeva, si finiva inesorabilmente per parlare di sentimenti e di amore”.
Michela Conoscitore
Pugliese, classe 1985. Laureata in Lettere Moderne, con un master in giornalismo cartaceo e radiotelevisivo. Ha collaborato, nel settore Cultura e Società, in una redazione giornalistica della provincia di Foggia. Da sempre, esprime l’amore per la scrittura, raccontando storie e descrivendo avvenimenti. La semplicità è il suo principale obiettivo, che cerca di perseguire affinché, ciò che scrive, arrivi a tutti. Grande appassionata di cinema e serie TV, da due anni posta recensioni sul suo blog, Incursioni Cinemaniache. Ma non si ferma qui, perché il vero giornalista è un curioso a tutto tondo.