Life and Death, Bella Swan diventa uomo nel nuovo Twilight
Quattro libri per Stephenie Meyer dovevano essere pochini. A dieci anni dall’uscita di Twilight, esce negli Stati Uniti Life and Death (letteralmente, “Vita e Morte”), una rivisitazione di Twilight stesso ma con uno scambio di sessi che farà piacere agli amanti del gender. Bella diventa Beau, Edward diventa Edythe e via via tutti i personaggi cambiano sesso. Tranne i genitori di Bella/Beau che conservano i loro attributi originari.
Il motivo principale sembrerebbe legato alle critiche che ha ricevuto Bella fin dalla primissima lettura: è troppo debole, ha bisogno di un fidanzato per sopravvivere, non dà un buon esempio alle ragazze di oggi e altro ancora. Il cambio di sesso permetterebbe alla Meyer di mostrare un uomo debole salvato dalla bella vampira di turno, nella speranza di far felici tutti i suoi detrattori. Come se potesse bastare un libro di circa 420 pagine per rimediare ad un mastodontico errore durato dieci anni.
I nuovi “principi azzurri”
Infatti, il successo di Twilight non si spiega se non con la riproposizione in chiave paranormal romance del principe azzurro che sveglia la principessa dalla sua trance con un bacio (o morso, in questo caso), il tutto condito da una certa inclinazione alla violenza che anticipa l’altro successo inspiegabile che è figlio proprio di Twilight, Cinquanta Sfumature di Grigio (si ricorda che E. L. James aveva progettato la sua opera come una fan-fiction di Twilight; solo così si spiega il non-sense che pervade buona parte del romanzo, o almeno le parti lette dal sottoscritto).
Eppure, si sa, non è il prodotto a decidere il mercato, mentre si può dire l’esatto contrario: è il mercato che decide il prodotto. Se quindi non è giusto criticare opere del genere per i temi trattati perché, a quanto pare, il lettore medio cercava proprio romanzi di questo tipo, non è neanche criticabile la qualità generale di questi scritti: se al lettore medio piace, chi siamo noi per dire che opere simili sono quanto di più degradante ha conosciuto la narrativa odierna?
Stephenie Meyer e il libro maledetto
Discorso a parte per Midnight Sun. La Meyer stava scrivendo un altro masterpiece, Twilight dal punto di vista del bel vampiro Edward Cullen, Colui-che-fa-luce-quando-è-al-sole, ma i primi dodici capitoli finirono in rete. È stata una fortuna perché la Meyer, furibonda, decise di non pubblicarlo più.
La domanda che sorge spontanea sarebbe: perché non l’ha pubblicato proprio adesso, al posto di Life and Death? Dopotutto, sono anni che le fan più sfegatate aspettano Midnight Sun.
La “colpa” (o il merito) sarebbero di Veronica Roth, autrice della trilogia Divergent, e della figlioccia artistica della Meyer, E.L. James. La Roth, vedendo l’amore che i suoi fan dimostravano per Four (soprannome di Tobias), decise di scriverne dei racconti pubblicati da settembre 2013 in e-book, poi riuniti in un unico libro uscito nelle librerie americane a luglio 2014. Non è da escludere che abbia perfino rispolverato l’idea della Meyer, cosa che sicuramente non è sfuggita alla James. Vedendo il successo di Four e quanto ancora molti fan stiano aspettando Midnight Sun, ha preso la palla al balzo. Il 18 giugno 2015, il giorno del compleanno di Christian Grey, esce Grey.
La Meyer avrebbe allora detto che Midnight Sun è maledetto. Si è forse indispettita che E. L. James si stia arricchendo con le sue idee?
Poche idee e qualità
Quale che sia il motivo, è però certo che trovate simili servono solo a spremere all’infinito un marchio. Un po’ quando ci si rende conto di avere una gallina estremamente produttiva e la si incita a produrre di più, anche se questo può alla lunga sfinire il povero animale. Inoltre è indice di come certi autori non riescano ad avere nuove idee vincenti come quelle che li ha portato al successo. Prendiamo Host sempre di Stephenie Meyer. Se mai lo leggerete, rimpiangerete Twilight.
Roberto Leone
Laureato in Storia con tesi dal titolo “Le Quattro Giornate di Napoli. Una discussione” all’Università di Napoli “Federico II”. Co-fondatore del blog letterario “Storici&Salottiere”, redattore della sezione Storia della testata on-line “La Cooltura” da marzo 2015, collabora con “Cultora” da settembre 2015. Da dicembre 2015 è caporedattore di Terre di Campania. Appassionato di scrittura, è attualmente laureando in Scienze Storiche.