La Shoah attraverso i libri: leggere la memoria

Ancora una volta torna il 27 gennaio a celebrare il giorno della Memoria, e in particolare questo 2015 scandisce i 70 anni da quando, nel 1945, vennero aperti i cancelli di Auschwitz facendo prendere coscienza al mondo dei crimini perpetrati dai nazisti contro il popolo ebraico.

Soprattutto il mondo letterario, estremamente legato agli avvenimenti dell’Olocausto, propone diversi titoli in uscita per la fine del mese. Feltrinelli decide di far emergere le responsabilità degli italiani, lanciando ‘‘I carnefici italiani. Scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945” di Simon Levis Sullam che si interroga in merito all’arresto e alla deportazione di uomini, donne e bambini nel nostro Paese per il biennio ’43-’45. Bompiani propone invece il cofanetto “Trieste” di Dasa Drndic, libro e DVD che raccontano la storia di una madre che aspetta 62 anni prima di poter riabbracciare il figlio avuto da un ufficiale delle SS. Per Rizzoli esce il romanzo di formazione ”Il tabaccaio di Vienna” di Robert Seethaler, storia di un mondo in continuo cambiamento a causa del Terzo Reich. Nei Super ET abbiamo “Così fu Auschwitz” di Primo Levicon Leonardo De Benedetti, quarant’anni di testimonianze, 1945-1986, per la maggior parte inedite. Infine, anche se edito da diverso tempo, ricordiamo “Quando Hitler rubò il coniglio rosa” di Judith Kerr, romanzo per ragazzi emblema dell’infanzia calpestata dall’ascesa del potere tedesco.

Insomma, un panorama letterario che permette di spaziare in lungo e in largo molteplici esperienze e di confluire nel medesimo obiettivo: ricordare per non commettere gli errori del passato. Il 27 gennaio resta ancora oggi il momento in cui la Storia si erge con tutta la sua forza a magistra vitae recando, attraverso quegli enormi cancelli, la testimonianza considerevole di queste persone che solo così avranno la possibilità di raccontare la propria esistenza.

Siamo noi le loro voci, le loro mani per impedire ora e sempre che un altro Olocausto infanghi la storia dell’uomo. Per ricordarci ogni giorno il valore della dignità, della vita di ogni fratello.

Redazione

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