Kristen Stewart regina per una notte
Finalmente Kristen Stewart cambia espressione, sentendo il suo nome. Scrolla di dosso la tensione dell’attesa in un sussulto. Gli occhi sgranati raccontano la sorpresa: la ragazzina di Twilight entra nella storia come la prima americana a vincere un premioCésar, gli Oscar francesi. Non se lo aspettava, giunta alla cerimonia come Cenerentola nel suo vestito di mantovane, che sarebbe uscita da regina. E non se lo aspettavano neanche i media, che però hanno subito riempito la rete di articoli improvvisamente benevoli verso una delle celebrities più odiate.
Kristen, classe 1990, inizia a recitare a nove anni. Nel 2002 arriva il primo ruolo rilevante, la figlia di Jodie Foster in Panic Room di David Fincher. Nel 2008 diventa per tutti Bella Swan, protagonista della saga di Twilight.
Bella è bella, ma la mancanza di espressività e il broncio perenne fanno di lei sia un idolo per le ragazzine che un bersaglio per la satira. La storia d’amore con Edward Cullen, vampiro “vegetariano” che la incanta col suo colorito esangue e la pelle fredda, corre in parallelo con l’amore tormentato tra l’attore che lo interpreta, Robert Pattinson, e la stessa Kristen. Con un lieto fine, per i due personaggi.
L’attrice invece, cerca di allontanarsi dal vortice mediatico e costruirsi una carriera, sebbene sia rimasta affezionata al franchise che le ha dato notorietà: “Tutti gettano fango su Twilight” ha dichiarato a Interview Magazine. “Lo capisco. Ma è qualcosa di cui sono infinitamente, fottutamente orgogliosa”.
Il nuovo inizio è arduo. La trasposizione di On The Road è priva della forza narrativa di Kerouac. Il gotico e battagliero Biancaneve e il cacciatore le vale un Razzie Award come Peggior Attrice. Poi, come nelle fiabe, arriva la svolta. Si fa notare in Camp X-Ray interpretando una guardia del carcere di Guantanamo, ed entra nel cast del bellissimo Still Alice. In Sils Maria, psico-dramma di Olivier Assayas, recita accanto a Juliette Binoche e Chloë Grace Moretz e ottiene il César come Miglior Attrice Non Protagonista. Prima di lei, l’unica americana nominata è stata il mezzo-soprano Julia Migenes per Carmen (1984).
Il momento di gloria la rende nervosa. Sul palco, dà la mano all’ospite che le porge il premio ma gli chiede di metterlo sul tavolo. Ha le mani sudate. L’ospite, forse scherzando, sbatte il premio e si allontana. Ma Kristen è concentrata su un foglietto, il discorso scritto in francese. Quando però si accorge che è comunque difficile capirla, torna all’inglese. Dai ringraziamenti di rito spicca quello alla Binoche: “Ho solo fatto da specchio, riflettendola”. E nel backstage rivela: “Le ragioni per cui si fanno film qui sono diverse da quelle hollywoodiane. Io preferisco queste”. Anticipa che parteciperà ad un altro film francese, poi va via. Sperando che la limousine non si trasformi in zucca.
Valeria Giuffrida
Valeria Giuffrida, nata a Catania. Ha studiato Lingue e Comunicazione. Blogger, appassionata di narrazione e mescolanza tra linguaggi comunicativi, ha frequentato diversi corsi nel settore del teatro, del cinema, della radio, della scrittura creativa. Ha collaborato per due anni con Step1 magazine, occupandosi di cultura, cronaca, interviste, video inchieste. Insieme ad un gruppo di studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, ha fondato Smanews, progetto radiovisivo di informazione e satira.