I 10 migliori film di fantascienza
Continua su Cultora la nostra rubrica sulle Top Ten cinematografiche. Oggi parliamo di fantascienza, uno dei generi più interessanti, in quanto il più vasto e variegato. Nella sua incarnazione letteraria, la fantascienza è un fitto intreccio di sottogeneri: distopia, ucronia, steampunk, retrofuturismo, cyberpunk, viaggi nel tempo, space opera. Impossibile elencarli tutti. Nel cinema ci ha fatto assistere a battaglie interstellari, visioni di un futuro spesso cupo e opprimente, macchine con sentimenti umani. Tantissimi i film che hanno fatto la storia e sceglierne solo dieci può sembrare riduttivo. Sicuramente difficile. Eccovi comunque le nostre scelte:
10. Viaggio nella Luna (1902)
Un film un po’ ingenuo se paragonato alla tecnologia a cui siamo abituati oggi. Eppure questo corto, parodia di Dalla Terra alla Luna di Jules Verne, resta un capolavoro di scenografie ed effetti speciali per l’epoca in cui è stato girato. Alcuni dei suoi “quadri”, come l’immagine della Luna colpita ad un occhio dal razzo, restano icone assolute del cinema di fantascienza. Se per caso non l’avete mai visto, andate su YouTube.
9. Ritorno al futuro (1985)
Primo di una fortunata trilogia che pochi giorni fa ha festeggiato i trent’anni. Diretto da Robert Zemeckis e interpretato da un giovane Michael J. Fox e da Christopher Lloyd nei panni dell’indimenticabile Doc, emblema dello scienziato pazzo e simpatico. Umorismo, viaggi nel tempo e l’annosa questione del paradosso del nonno (qui in versione “paradosso dei genitori”) ne hanno decretato il successo.
8. Il pianeta delle scimmie (1968)
Basato sull’omonimo romanzo di Pierre Boulle, questo classico con protagonista Charlton Heston vanta diversi seguiti, reboot e il poco riuscito remake di Tim Burton del 2001. Partiti per cercare un nuovo mondo da popolare, l’equipaggio di un’astronave finisce su un pianeta in cui l’evoluzione ha preso un’altra direzione: le scimmie sono la razza dominante. Il finale spettacolare e a sorpresa è l’occasione per riflettere sulla nostra condizione umana e sulle nostre origini.
7. Interstellar (2014)
Gli argomenti non spiccano per originalità: agonia della Terra, ricerca di un pianeta migliore in cui vivere, viaggio intergalattico attraverso un wormhole, paradossi temporali. Ma il pluripremiato film di Christopher Nolan merita un posto in classifica per gli altri suoi pregi, dal commovente rapporto padre-figlia (con le coppie d’attori Matthew McConaughey / Jessica Chastain e Michael Caine / Anne Hathaway) al senso di sacrificio per un bene superiore, oltre all’accuratezza scientifica e alla bellissima rappresentazione di una realtà a cinque dimensioni, soprattutto per quanto riguarda la dimensione temporale.
6. Gattaca – La porta dell’universo (1997)
Un film di gran classe, con una splendida fotografia, pieno di significato e simbolismi. In un futuro in cui le coppie possono scegliere il corredo genetico dei propri figli, Vincent Freeman (Ethan Hawke) nasce in modo naturale e con problemi al cuore. Destinato ai margini della società, riuscirà a farsi strada e raggiungere i suoi obiettivi grazie ad una volontà di ferro e all’aiuto di un giovane nato con geni perfetti ma finito su una sedia a rotelle (Jude Law). Un film che ci insegna come i sogni e l’amore – per la bella Irene Cassini (Uma Thurman) – sono più forti di ogni cosa.
5. Guerre Stellari (1977)
La space opera per antonomasia, con tanto di principessa da salvare, cattivo mascherato, guerre tra mondi, stile fumettistico. La saga creata da George Lucas fa ormai parte della cultura popolare, grazie soprattutto ai suoi personaggi: basta fare i nomi di Chewbecca, Yoda, Obi-Wan Kenobi, Darth Vader o del robottino C-3po. Diviso in trilogia originale (1977-1983), con protagonisti Harrison Ford, Carrie Fisher, Alec Guinness, e in trilogia prequel (1999-2005), interpretata da Natalie Portman, Ewan McGregor, Liam Neeson, vedrà l’avvento di una nuova serie di film, una trilogia sequel ambientata trent’anni dopo Il ritorno dello Jedi, in cui rivedremo parte del cast originale.
4. Alien (1979)
La creatura aliena che usa il grembo umano per riprodursi è simbolo di molte cose: è la nostra parte più oscura, è la paura del male privo di emotività, animalesco, il cui unico scopo è la propria continuazione. Claustrofobico e pieno di tensione, Alien è capace di farci riflettere sulla nostra convinzione di essere superiori. Il film di Ridley Scott ha inoltre un altro pregio: quello di presentare, a differenza della maggior parte dei film girati fino ad allora, un personaggio femminile forte ed eroico, interpretato dalla bravissima Sigourney Weaver. Nonostante i grandi nomi che hanno diretto i sequel (James Cameron, David Fincher, Jean-Pierre Jeunet) il primo film della saga resta anche il migliore.
3. 2001: Odissea nello spazio (1968)
Stanley Kubrick porta sullo schermo un soggetto di Arthur C. Clarke, diventato poi un romanzo omonimo al film, e ne fa un capolavoro stilistico in cui sono le immagini a dominare sulla storia e sulla logica. Il monolite nero che spinge le scimmie a fare il salto evolutivo e l’uomo a cercare risposte nell’ignoto, è il filo che lega insieme il rapporto tra passato e futuro, uomo e destino. Testimone di questo destino è l’intelligenza artificiale, il computer di bordo Hal 9000, che rifiutando la menzogna si ribella alla stessa razza che lo ha creato. Nonostante Kubrick ritenesse il film “un’esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell’inconscio“, è impossibile non pensare alle innumerevoli implicazioni filosofiche.
2. Metropolis (1927)
Ambientato nel 2026, questo classico del genere distopico è un’attenta riflessione sulla natura gerarchica della società. Nella metropoli del futuro, i ricchi vivono nella città di sopra mentre i poveri in quella di sotto, una massa costretta a lavorare come api operaie. Quando Frederer, figlio del padrone della città, si invaghisce di Maria, la va a cercare nella parte povera di Metropolis e scopre le condizioni in cui vivono i lavoratori. La giovane, rapita dallo scienziato Rotwang, servirà a dare le proprie sembianze a un robot che istigherà gli operai alla ribellione. Il film di Fritz Lang fa parte non solo della storia della fantascienza ma in quella di tutto il cinema, sia per la sceneggiatura provocatoria e profetica, sia per gli effetti speciali innovativi. Da notare anche l’audace scena di danza del robot-Maria.
1. Blade Runner (1982)
Ancora Ridley Scott con un altro film cult. Il poliziotto Deckard (Harrison Ford) deve rintracciare ed eliminare quattro replicanti fuggiti dalle colonie spaziali per cercare sulla Terra il loro creatore. Uguali nell’aspetto agli esseri umani, gli androidi si riconoscono dall’apparente mancanza di sentimenti, verificabile con un test. Dopo aver incontrato una replicante inconsapevole di esserlo (Sean Young) ed essersene innamorato, Deckard dovrà affrontare i fuggitivi. Ciò che fa di questo film un capolavoro è quel mix di fantascienza e poliziesco, noir e dramma umano, sotto una Los Angeles piovosa in cui le lacrime si mescolano alla pioggia, come la frase improvvisata dall’attore Rutger Hauer nel famosissimo monologo “Ho visto cose che voi umani…“
Valeria Giuffrida
Valeria Giuffrida, nata a Catania. Ha studiato Lingue e Comunicazione. Blogger, appassionata di narrazione e mescolanza tra linguaggi comunicativi, ha frequentato diversi corsi nel settore del teatro, del cinema, della radio, della scrittura creativa. Ha collaborato per due anni con Step1 magazine, occupandosi di cultura, cronaca, interviste, video inchieste. Insieme ad un gruppo di studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, ha fondato Smanews, progetto radiovisivo di informazione e satira.