Il Re del Blues ci ha lasciati: è morto B. B. King
Una vera e propria leggenda della musica internazionale ci ha lasciati. B. B. King è morto ieri, 15 maggio, nella sua casa di Los Angeles. A settembre avrebbe compiuto 90 anni, ma soffriva ormai da tempo di diabete di tipo II, e per questo era stato ricoverato più volte negli ultimi giorni.
Nato nel 1925 a Itta Bena, Riley B. King (questo il suo vero nome) ha conosciuto la dura vita nelle piantagioni di cotone, nella povertà.
Scoperto il suo talento, e sempre in compagnia della sua Lucille (una Gibson semiacustica), King divenne quello che oggi viene considerato uno dei maggiori bluesman di sempre, il Re del Blues.
Innumerevoli sono gli artisti che hanno dichiarato di essere stati influenzati da King, tanti quelli che hanno collaborato con lui e che lo descrivono come una persona disponibile, dedita alla musica. Certo, una persona disponibile che ha una carriera più che redditizia alle sue spalle: ha inciso di cinquanta dischi, vinto 15 Grammy, capace di fare 300 serate in un anno, ha suonato con musicisti come l’amico Eric Clapton, David Gilmour, Luciano Pavarotti, Edoardo Bennato, Elton John e tantissimi altri.
Da ieri il mondo della musica ha davvero perso uno degli uomini più influenti di sempre. B. B. King è stato sì il Re, ma un re che ha raccontato la sofferenza del Mississippi e che, allo stesso tempo, ha posto le basi per un blues sempre più elegante, caldo, capace di emozionare sia dal vivo che dallo stereo, e di influenzare gran parte del rock che l’ha seguito. Brani come The Thrill Is Gone, Rock Me Baby, sono diventati leggendari, insieme a Lucille, la “dama” a sei corde che l’ha accompagnato per tutta la sua vita, e con cui lo vogliamo ricordare.
Oh, you’re gonna miss me, baby
And I’ll be so far away
Oh, you’re gonna miss me, baby
And I’ll be so far away
Grazia Pacileo
Nata alla fine degli anni ’80 a Catanzaro, vive ora a Pisa dove studia Lettere moderne. Ha collaborato a una web radio, conducendo un programma e scrivendo recensioni musicali. Appassionata di libri e di film in bianco e nero, ma soprattutto divoratrice di musica in cuffia e dal vivo.