Clean Reader: garanzia di pulizia dei libri o totale distacco dalla realtà?
Leggendo libri famosi, come la saga delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin, oppure romanzi storici-realistici come Le Avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain, sicuramente non passa inosservata l’enorme mole di oscenità e descrizioni esplicite di cui sono contraddistinte tali opere.
Ebbene, già nel 2011 un professore d’inglese in Alabama ha deciso di riscrivere di suo pugno l’opera di Twain, compiendo uno sforzo immane e debellando tutti contenuti triviali del romanzo, al fine di renderlo accessibile ed appetibile per i lettori più giovani e per gli adulti che amano letture “caste”, rischiando grosso con i diritti d’autore. Allo stesso modo, due genitori dell’Idaho, Jared e Kirsten Maughan, preoccupati per la figlia, avida lettrice di libri di vario genere, hanno rivoluzionato il mondo della lettura: di fatto, se inizialmente risistemavano manualmente i libri prima di farli leggere alla loro pargoletta, in seguito hanno avuto la brillante idea di realizzare un’app apposita per eliminare qualsiasi tipo di scurrilità da un romanzo in maniera automatica.
Ecco com’è nata Clean Reader, applicazione creata dopo una collaborazione tra i Maughan e Page Foundry, una ditta di Chicago. Naturalmente Clean Reader è utilizzabile solo per gli e-book, quindi i libri cartacei sono esenti da tale revisione.
Quest’app, rivoluzionaria poiché i rischi di violazione dei copyright sono totalmente elusi dato che i libri non vengono riscritti ma solo editati, ha inizialmente scatenato pareri contrastanti, con accuse di censura e bigottismo nei confronti dei suoi creatori. Solo in seguito ha raggiunto il record di download, sia sul Google Play Store che sull’App Store di Apple.
Le ragioni di questo successo sono dovute essenzialmente al fatto che i Maughan sono riusciti a far tacere quasi del tutto i loro detrattori, grazie ad un sistema alquanto ingegnoso di editing degli e-book. Vi sono infatti quattro livelli di “pulizia del libro”:
– OFF: il libro non viene editato e lasciato invariato nella sua versione originale;
– Clean/Cleaner: il testo viene reso un po’ meno esplicito, con una revisione moderata;
– Squeaky Clean: il romanzo viene ripulito interamente di oscenità e scurrilità, sostituite dai sinonimi più innocenti ed accettabili per ogni fascia d’età.
Ovviamente, ed ecco perché i detrattori e, soprattutto, i lettori puristi hanno giudicato in maniera del tutto negativa Clean Reader, l’app non è onnipotente e, varie volte, sostituisce termini con vari significati, non per forza indecorosi, distorcendo totalmente il senso della frase in questione. Ciononostante, il lavoro di perfezionamento di Clean Reader è continuativo ed incessante, proprio perché, come affermato dai coniugi Maughan: “Se i lettori spendono soldi per comprare dei libri, hanno diritto a poterli leggere nella maniera per loro più consona possibile.”
L’intento della famiglia dell’Idaho è lodevole e molto utile, poiché perfino libri pesanti, violenti ed espliciti possono essere letti da tutti, anche dai più piccini, ma riuscireste ad immaginarvi una versione casta e pura di svariati libri recenti, come appunto quelli di Martin, famoso scrittore di “fantasy realistici”, o peggio di Cinquanta Sfumature di Grigio, creato proprio per parlare delle tendenze sadomasochiste e violente del protagonista? Non sarebbeforse più semplice indirizzare il pubblico più giovane verso letture più consone alla loro età, riservando libri più impegnativi e realistici per quando saranno più grandi e adulti, anziché farli crescere nella bambagia e con la falsa concezione di un mondo retto, pulito e casto?
D’altronde, come dice, nella saga di Martin, il grande Tyrion Lannister, esempio lampante di scurrilità e, al tempo stesso, di intelligenza fuori dal comune e di furbizia: “Così come la spada ha bisogno della cote per essere affilata, alla stessa maniera la mente ha bisogno dei libri.”
Redazione
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