“Ave, Cesare!”: i Coen mettono in ridicolo Clooney e Hollywood

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Come i romanzi che parlano di libri, la particolarità di Ave, Cesare! dei fratelli Coen è che siamo di fronte a un film che parla di film e in generale del mondo cinematografico sottoforma di commedia. In una narrazione che è al limite della grottesca parodia, Ave, Cesare! divide il pubblico tra chi apprezza una sana risata e chi non lo reputa all’altezza della coppia di registi.

Un cast di prim’ordine – George Clooney, Tilda Swinton, Ralphes Fiennes, Scarlett Johansson, Channing Tatum e Jonah Hill – che mette in scena un film sull’antica Roma in un film sulla Hollywood degli anni Cinquanta, completa di ipocrisie e nevrosi artistiche, dipinta dai registi Coen come “un’industria che manovra tutto e tutti per il proprio tornaconto economico anche a dispetto del talento e della qualità”. I fratelli Coen ci lavorano già dal 2004, quando sarebbe dovuto essere ambientato negli anni Venti e avrebbe dovuto rappresentare un’opera teatrale sull’antica Roma. Progetti rivisti, ripensati e ridiscussi, ma per uno dei protagonisti di Ave, Cesare! i Coen hanno le idee chiare: il loro “idiota” preferito, George Clooney, che si è più volte dimostrato all’altezza di ruoli comici, quasi demenziali, partecipando con successo alla cosiddetta Trilogia degli idioti (Fratello dove sei?, Prima ti sposo e poi ti rovino, A prova di spia). Un rapporto fidelizzato tra registi e attore, il quale a Berlino dichiara con spirito ilare: “Io, per i Coen, faccio lo stupido! Pensate, quando mi hanno mandato il copione di Burn After Reading, mi hanno detto esplicitamente che, nello scrivere la parte del protagonista tonto, hanno pensato a me…”

Opinioni positive e negative attendono di uscire dalle bocche del pubblico in sala, intanto la critica si esprime: “Una lettera d’amore alla vecchia Hollywood” o “una satira deprimente al vetriolo“?

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Federica Colantoni

Federica Colantoni nasce a Milano nel 1989. Laureata in Sociologia all’Università Cattolica nel 2013, pochi mesi dopo inizia il percorso di formazione in ambito editoriale frequentando due corsi di editing. Da dicembre 2014 collabora con la rivista online Cultora della quale diventa caporedattrice. Parallelamente pubblica un articolo per il quotidiano online 2duerighe e due recensioni per la rivista bimestrale di cultura e costume La stanza di Virginia.