Art in Pills: Non conquistammo che sabbia, Domenico Aliperto
di Viviana Filippini, in Blog, Letteratura, Libri, del 4 Mar 2018, 12:22
Non conquistammo che sabbia, Biancaevolta edizioni
Storia, storie e passioni d’amore nel romanzo di Aliperto
Non conquistammo che sabbia è il romanzo storico di Domenico Aliperto, pubblicato da Biancaevolta edizioni (€ 17). La vicenda è un vero e proprio viaggio nel passato -il tutto si svolge nel 1909– ed è l’avventuroso racconto delle rocambolesche vicissitudini di personaggi che dalla bella e caotica Napoli arriveranno fino al deserto del Fezzan, così immenso da non vederne mai la fine. Premetto che il numero delle pagine (713) non deve spaventare, perché in questo caso le dimensioni con contano, visto che la trama è così ben costruita che, pagina dopo pagina, la vicenda narrativa rapisce il lettore portandolo nella sabbia del deserto accanto i diversi protagonisti.
Come detto sopra, siamo all’inizio del XX secolo, in piena epoca coloniale quando le potenze europee si contendevano (con alleanze e vari giochi di potere) le terre ancora dominate dagli ottomani. Qui troviamo Delacroix, un prete gesuita francese, emissario e “spia” del suo governo che ha qualche “problemino” con la sua vocazione. Accanto a lui compare tal Archibald Mc Fenzie, ambasciatore della Regina d’Inghilterra, poi ci sono Tobias Marino, l’anziano console italiano piazzato a Tripoli ed Ennio Branca, un esule romano stretto collaboratore del console. L’uomo, avendo le mani in pasta in loschi traffici, è costretto a restare a Tripoli e non può assolutamente tornare in Italia. In tutta questa squadra maschile ad un certo punto arriva l’intruso, o meglio l’intrusa: la contessa napoletana De Cecco (sì come la pasta, ma non credo ci sia parentela con i mastri pastai). La bella donna di Mondragone, affasciante, e pure un pizzico capricciosa, scombussolerà un po’ i piani degli uomini che la circondano e, senza volerlo, si troverà coinvolta in inaspettate avventure.
Non conquistammo che sabbia è un libro nel quale Aliperto mescola diversi genere letterati nel senso che si percepisce un mix tra romanzo d’avventura, romanzo storico basato su una precisa documentazione, condito con una buona dose di spy story e anche un pizzico di erotismo. Interessante, da parte dell’autore, è stato anche il mettere un titolo didascalico per ogni capitolo che annuncia, in breve, quello che i lettori troveranno in esso.
La narrazione di Noi non conquistammo che sabbia scorre via veloce, grazie ad un ritmo narrativo cinematografico, nel quale i personaggi si muovono nel tentativo, più o meno eroico e vano, di portare a termine la loro impresa. Quello che si percepisce in modo netto è come i rapporti diplomatici tra le diverse potenze siano sull’orlo della piena crisi, pronti a frantumarsi da un momento all’altro. I protagonisti sono quindi alla prese con un piano, anzi una vera e propria missione, che ha come traguardo portare la Libia all’Italia. A complicare un po’ le cose il gruppo dei Giovani Turchi e pure un improbabile erede di Karamanli.
Non conquistammo che sabbia di Domenico Aliperto è un libro carico di suspense e di colpi di scena che evidenziano la volontà dell’autore di raccontare la storia di coloro che hanno provato a fare la Storia ma che, per uno strano scherzo del destino, ne sono rimasti battuti, o meglio ne hanno avuto solo la sabbia, senza finire nei libri che la Storia ce la raccontano.
Domenico Aliperto è nato ad Aversa nel 1980. Vive e lavora a Milano, dove si è laureato in Relazioni Pubbliche all’università IULM e dove segue da giornalista e da appassionato di comunicazione i temi dell’economia digitale e dell’innovazione tecnologica. Viaggia, scrive e all’occorrenza fotografa per testate nazionali e siti specializzati come CorCom, Digital4 e Pagamentidigitali.it. In passato ha collaborato con i quotidiani ItaliaOggi e Milano Finanza e con i magazine Capital, Business People e Bell’Italia.